Beh! In questo e nel prossimo post andiamo a esagerare, in particolare come densità di luoghi segreti.
Così come in “Narnia” si entra in un altro mondo da un armadio, allo stesso modo noi (e ormai sappiamo), una volta superato il casale che spartisce il traffico fra via Maremmana Inferiore e Via Polense (41.921763, 12.753142), entriamo nel fantastico mondo delle forre e degli acquedotti romani.

Presso il Ponte Taulella (che vediamo fra un po’), poi, la tecnica dei Romani si è fatta natura e la natura si è fatta storia: abbondanza d’acqua e suo controllo perfetto. |
Risulta evidente come ci troviamo nella più importante espressione di paesaggio culturale presente in Italia (quello della campagna romana) e probabilmente della Terra.
E la Mola di Pance ne è un esempio.
Descrizione: dopo avere percorso la via Zagarolese (uscita casello di Tivoli), si arriva in via Caipoli all’incrocio con via Colle Fattore.
Parcheggiamo presso la Mola di Pance: 41.901084, 12.776466.
Dietro la recinzione appare la mola.
Fino a poco tempo fa potevamo prendere la strada sterrata (parallela a via di Caipoli) che inizia da Via Colle Fattore nell’angolo opposto alla Mola di Pance, 41.900573, 12.777088, che diventa sentiero e che porta a Ponte Taulella.
Anche qui come in tanti altri luoghi, sigh, da inizio Covidocene un cancello interdice l’accesso.
Se è aperto la percorriamo e poche decine di metri dopo, sulla sinistra, chiedendo il permesso ai proprietari del terreno, andiamo ad affacciarci sulla profonda gola all’incirca qui, 41.898897, 12.780855, e ammiriamo un condotto idraulico di età romana o forse anteriore e una cascata.
Si tratta di un luogo scoperto grazie al volume di Italia Nostra curato da Francesca Condò e Enrico De Vita “Agro Romano Antico. Guida alla scoperta del territorio”.
Se invece il cancello per continuare verso il Ponte Taulella è chiuso, riprendiamo l’auto e la lasciamo lungo via Caipoli: 41.886719, 12.791828.
Qui inizia un sentiero (a giugno 2021 è presente un cartello con indicato “Ponte Taulella”).
Si segue il sentiero che costeggia il campo e scende quasi subito nella macchia verso destra.
Dopo alcuni minuti si arriva al Ponte Taulella, 41.886065, 12.795954, immenso.
Una traccia di sentiero porta sotto l’arcata.
Torniamo indietro e parcheggiamo di nuovo presso Mola di Pance.
Scendiamo per via di Colle Fattore.
Dopo la prima curva sul lato sinistro sentiamo un scroscio.
Oltrepassiamo la rete e imbocchiamo una traccia di sentiero nel bosco, alta sopra un laghetto.
La percorriamo per alcune decine di metri, fino a trovare una traccia che scende a sinistra nella piccola forra.
Camminiamo sul fondo della forra verso il laghetto (machete utile), fino a giungere sul bordo delle cascatelle che ne fuoriescono: 41.901605, 12.776686.
Si nota la cascata che scende dalla sovrastante Mola di Pance.
Si tratta di “non luogo” dove, in poche decine di metri, sono affastellati una serie di elementi apparentemente disassemblati, che nulla sembrano avere a che fare l’uno con l’altro e ancor meno sembrano avere a che fare con le sovrastanti abitazioni e i campi coltivati: opere idrauliche, vegetazione rigogliosa con felci, ambiente di forra, cascatelle che si gettano in un limpido laghetto, il quale riverbera sotto il sole estivo di mezzogiorno.
Risaliti, si prosegue per circa trenta metri verso sinistra, fino a trovare una via cava franata a metà percorso e di ignota origine, 41.902429, 12.775767, anch’essa molto “Narnia”.
Dislivello: 20 metri circa
Durata: 3 ore
Difficoltà: media
Treno + bici: si. Dalla stazione di Lunghezza
Joelette: no
Bambini: si
Picnic: si
Attrezzatura: da escursione semplice. Opportuni cesoia o machete
Periodo raccomandato: tutto l’anno