Il 25 aprile del 2017 tenni una delle prime presentazioni del progetto “Luoghi Segreti a due passi da Roma” a Villa Borghese, nel corso della manifestazione “Il Villaggio della Terra”. Prima di questa effettuammo una breve escursione nei dintorni.

Il 25 aprile del 2018, sempre prodromico alla presentazione all’interno del “ Villaggio della Terra”, organizzai un giro ad anello con tappe in luoghi poco conosciuti dei dintorni: l’orologio ad acqua e il vecchio ascensore dell’ATAC al Pincio, gli intimi condomini di Via Margutta (che penso siano i luoghi più vivibili a Roma, ovvero i luoghi dove è più bello vivere), la ”minacciosa” facciata di Palazzo Zuccari ecc.
Il 25 aprile del 2019: stesso format, itinerario differente:
prima della consueta video – presentazione si svolge un vero trekking in partenza dallo Stargate di Vill’Ada, con successivo attraversamento della Villa e arrivo al Villaggio, dopo un breve tratto effettuato nelle belle vie dei Parioli e poi attraverso il Parco dei Daini, dopo circa due ore.

Queste tre passeggiate sono in realtà tre Urban Trekking.
Volendo classificare i modi in cui camminiamo, abbiamo il Trekking “Standard”; il Trekking “Ridotto”, ovvero quello dei luoghi segreti; l’Urban Trekking e, a completare, le visite tenute dalle Guide Turistiche.
Rispetto a queste ultime l’Urban Trekking, come quello, appunto, dei 25 aprile, pur svolgendosi in città, si declina in camminate di diversi chilometri, con brevi soste dove si danno notizie di carattere divulgativo ed esperienziale, che stimolano l’osservazione dell’ambiente.

L’Urban Trekking fornisce chiavi interpretative, sollecita riflessioni e maggiore consapevolezza dell’ecosistema urbano.
Come il Social Trekking, di cui anche abbiamo parlato, l’Urban Trekking coinvolge turisti e cittadini e li avvia al piacere del camminare e alla scoperta, su diversi livelli, del territorio.
Da una parte promuove il turismo ecosostenibile, seguendo percorsi cittadini come fossero sentieri della scoperta; dall’altra rende i cittadini consapevoli dalla propria e delle altrui realtà urbane.
E poi … vogliamo mettere la curiosità, la mediazione culturale, storica, sociale, naturalistica?
A proposito una dedica particolare va a due amici, Ilaria Canali e Carlo Infante, che hanno fatto un’arte del “Social Trekking” e nello specifico dell’ ”Urban Trekking”; quest’ultimo declinato da Carlo in “Urban Experience”.
