
Supermercati, alberghi investono in efficienza energetica a costo zero.
E non solo: anche case di riposo, parcheggi e magazzini.
Qualche tempo fa è uscito un articolo su questo blog, su come sia possibile effettuare interventi di efficienza energetica e avere bollette più leggere, senza investire un euro –
ovvero a costo zero.
In molte di queste strutture, con punti luce funzionanti per molte ore al giorno e per quasi tutti i giorni dell’anno, l’illuminazione è ancora rappresentata da lampade tradizionali (fluorescenti ecc.), che come è noto:
- disperdono in calore la maggior parte dell’energia consumata
- hanno una durata limitata
- hanno problemi vari, come ad esempio i neon che sfarfallano
- hanno costi di manutenzione e sostituzione: basti pensare che il neon ha tre possibili punti di rottura: il reattore, lo starter e lo stesso neon
- gli stessi starter e reattori aumentano il consumo delle corrispondenti lampade al neon. Quindi il consumo reale di una lampada al neon è maggiore (circa il 20% in più) rispetto al consumo nominale
- provocano picchi di richiesta di energia al momento dell’accensione
La sostituzione con i LED, o comunque con fonti di illuminazione efficienti, soprattutto in queste strutture, e dove ha un senso (infatti in alcuni reparti, come le carni e frutta e verdura è tuttora necessario utilizzare lampade speciali, che esaltano i colori dei cibi in questione), porta vantaggi notevoli fra i quali, solo per citare la tecnologia LED:
- risparmio energetico e relativo impatto ambientale (almeno per chi ci tiene). Infatti trasformano la corrente elettrica direttamente in luce (senza dispersioni di calore – ovvero massima efficienza). Abbattendo i consumi, è poi possibile avere contratti con potenze in KWh minori e quindi più economici.
- innalzano la qualità della luce e anche la quantità di illuminazione a terra. Infatti diffondono la luce con un angolo minore rispetto a lampade di altre tecnologie, ottimizzando quindi il flusso verso il basso.
- riducono i costi di manutenzione, in quanto installati in un supermercato, con un utilizzo di circa 13 ore al giorno per circa 340 giorni all’anno, durano circa 10 anni: dalle 2 alle 10 volte in più rispetto ad altre tecnologie
- in caso di sostituzione con le tecnologie più obsolete, il tempo di rientro dell’investimento è meno di due anni
- hanno un’ampia resa cromatica
- hanno un’alta efficienza luminosa: circa 120 lm/W installato contro i 50 delle fluorescenti tradizionali e i 16 delle alogene;
- si accendono immediatamente e non necessitano di un lasso di tempo per funzionare a pieno regime
- mantengono pressoché inalterato il flusso luminoso (ovvero l‘efficienza) nel tempo.
- hanno bassi costi di manutenzione, in quanto una lampada a LED continua a funzionare anche nel caso in cui uno o più elementi si danneggiano.
- sono insensibili a umidità e vibrazioni
- sono privi di mercurio ed altri materiali inquinanti e quindi possono essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati
- non riscaldano.
Fico! Ma…i LED ecc. costano, e non ci sono i soldi!
Bene, proprio in questo settore, dati i tempi di rientro dell’investimento rapidi, ci sono iniziative commerciali che si dimostrano particolarmente valide, in particolare perché è semplice misurare i consumi energetici ante e post intervento, visto che è possibile calcolare a priori il numero di ore durante l’anno in cui i punti luce saranno attivi.
Vedremo fra qualche giorno su questi schermi i dettagli su come investire a costo zero!
Insomma: trasformare l’efficienza in ritorno economico per l’azienda. (www.eliocentrica.it)
P.S. può non essere conveniente sostituire le fluorescenti di ultima generazione (T5) con LED e altre fonti di illuminazione di ultima generazione.
luigi plos
[…] nello scorso articolo http://www.luigiplos.it/supermercati-possono-investire-efficienza-energetica-costo-zero/ ci siamo focalizzati sui vantaggi derivanti dall’adozione dei LED, e sul loro costo iniziale […]
[…] visto negli scorsi articoli come è proficuo per i supermercati sostituire i punti luce esistenti con i LED o comunque fonti di […]
[…] usato da molti dirigenti come scusa per non fare nulla, dal momento che – abbiamo visto – si può anche investire in efficienza energetica a costo zero) raggiungiamo un duplice disastroso […]
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