Stradafacendo Stradagustando Lago di Albano
Stradafacendo Stradagustando Castel Gandolfo
Stradafacendo Stradagustando Castel Gandolfo da Palazzolo

Ho lavorato per alcuni anni a Marino.

Ricordo il primo giorno di lavoro: prendo un bicchiere d’acqua nella cucina dell’ufficio e…ma è frizzante! E’ squisita! Ed è meglio della Ferrarelle! Avevo scoperto non l’acqua calda, ma l’acqua minerale a chilometro zero.

Nei giorni successivi avrei anche scoperto, sempre a Marino, tanti cibi squisiti sempre a chilometro zero.

Cosa c’è quindi di meglio di questa cittadina dei Castelli romani come luogo di partenza e di arrivo per un bellissimo itinerario paesaggistico e gastronomico?

Un giro da fare magari di domenica, e d’inverno, per non trovare troppo traffico.

Stradafacendo Stradagustando Panificio Frezza
Stradafacendo Stradagustando Panificio Frezza

La nostra prima meta è piazza S.Barnaba, situata all’inizio del viale principale che sale dritto verso verso la fontana dei quattro Mori. Si. Quella che getta vino! Ed entriamo nel forno Frezza al numero 3 della piazza.

Qui ogni cosa di commestibile è squisita, e i profumi e i sapori sono lontanissimi da quelli dei prodotti industriali. Dal pane alla pizza al taglio, dalle ciambelline con noci oppure con vino bianco oppure con vino rosso alla mia pappa preferita: la pizza scrocchia (scrocchiarella) bianca. Ho provato tante pizze scrocchie, fra il Lazio e la Toscana, ma quella di Marino è inarrivabile, tanto che, quando lavoravo a Marino, ripulivo regolarmente il bancale della scrocchia, lasciando a bocca asciutta chi arrivava poco dopo.

Ah! Se farete l’itinerario fra ottobre e inizio novembre, troverete, solo per questo periodo, anche le ciambelle al mosto: sono un capolavoro!

Veniamo a noi. Oltre a fare provvista, per casa, di scrocchia e ciambelline, è opportuno decidere subito se vogliamo pranzare in fraschetta a Marino al termine il giro, oppure se fare un picnic. In tal caso caso: doppio rifornimento di scrocchia, e poi di pane da riempire con la porchetta e la mortadella acquistata in uno dei negozi vicini.

Saliamo quindi verso la fontana dei quattro Mori e svoltiamo a destra verso Albano.

Stradafacendo Stradagustando Panorama da Palazzolo
Stradafacendo Stradagustando Panorama da Palazzolo

Ma non giriamo nuovamente per Albano, verso l’Appia, bensì ci teniamo alti sul lago di Albano, percorrendo la strada per Nemi e Velletri.

Facciamo attenzione, perché a un certo punto sulla destra troveremo le indicazioni per il convento di Palazzolo. Svoltiamo, parcheggiamo prima della sbarra e scendiamo al piazzale del convento, da dove il panorama del lago, specie la mattina, è superbo.

Un tempo ai piedi del convento partivano due sentieri che portavano in due luoghi molto suggestivi: l’eremo di S.Angelo in Lacu da una parte, e alcune grotte dall’altra.

Una frana ha purtroppo distrutto entrambi i sentieri. E questo fatto, che in Italia basta una frana per cancellare la memoria di luoghi straordinari come questo eremo, è avvilente.

S.Angelo in Lacu non è quindi raggiungibile, mentre c’è un modo per giungere alle grotte. Ecco come:

Stradafacendo Stradagustando Grotte presso Palazzolo
Stradafacendo Stradagustando Grotte presso Palazzolo

continuiamo sulla strada per Nemi e per Ariccia. Arriviamo a una rotonda con un trivio, dove la strada più a sinistra va verso Monte Cavo e Rocca di Papa, quella di mezzo verso Nemi e quella più a destra verso Ariccia.

Parcheggiamo e, facendo attenzione alla macchine, percorriamo a piedi a destra della carreggiata circa duecento metri lungo la strada per Ariccia. Dove vediamo un largo sentiero, superiamo il guardrail e lo imbocchiamo.

Procediamo per alcune decine di metri. A un primo bivio prendiamo il sentiero di sinistra, a un secondo bivio prendiamo il sentiero di destra e in breve arriviamo alle grotte. Sono circa 50 minuti A/R da dove abbiamo lasciato la macchina.

Sia che abbiamo fatto questa breve escursione che l’abbiamo saltata, continuiamo verso Ariccia. A un ulteriore trivio, con ingresso in via delle Cerquette, 65 troviamo il centro sportivo Monte Gentile, presso il quale, il mercoledì, il sabato e la domenica si tiene il mercato contadino a…chilometro zero! E nel parco di Monte Gentile c’è fra l’altro una bellissima strada romana.

Torniamo ora alla rotonda precedente e giriamo verso Nemi (il paese vale una deviazione, se abbiamo tempo, per il panorama sul lago omonimo). Continuiamo verso Velletri e giriamo a sinistra sulla Provinciale 18/A in direzione di Rocca Priora.

Stradafacendo Stradagustando Strada romana a Monte Gentile
Stradafacendo Stradagustando Strada romana a Monte Gentile

Eccoci in breve sul luogo dell’eventuale picnic, in particolare se c’è il sole e se non fa troppo freddo: gli immensi Pratoni del Vivaro ai piedi dei boscosi monti dell’Artemisio e del Maschio d’Ariano.

E’ ora di chiudere l’anello. Giriamo a sinistra sulla via Tuscolana verso Frascati/Rocca di Papa. Ma non andiamo direttamente a Marino. Se è aperto, non possiamo non entrare nello stabilimento dell’Acqua Regilla (al chilometro 31,7 della Tuscolana), un’altra acqua minerale eccellente a chilometro zero, anche da portare a casa.

Stradafacendo Stradagustando Chilometro Zero a Monte Gentile
Stradafacendo Stradagustando Chilometro Zero a Monte Gentile

Giunti a Grottaferrata, giriamo a sinistra per Marino a chiudere l’anello.

Quando siamo in vista dei Quattro Mori, giriamo a destra circa venti metri prima della fontana e parcheggiamo nella piazza adiacente con il suo splendido affaccio su Roma, piazza degli Eroi.

Ebbene, se non avremo picniccato ai pratoni del Vivaro, il pergolato della fraschetta “Zi Fiammetta”, sempre a piazza degli Eroi, ci attenderà per un’altra immersione in squisiti cibi e bevande a chilometro zero, per chiudere degnamente questo terzo itinerario di “Stradafacendo Stradagustando” fra Appia e Tuscolana, dopo essere andati lungo la Casilina, fra Isola del Liri e Fontana Liri, e poi lungo la Prenestina, fra S. Vittorino e Palestrina.

Stradafacendo Stradagustando Zi'Fiammetta a Marino
Stradafacendo Stradagustando Zi’Fiammetta a Marino

www.luigiplos.it

Di luigi plos

58 anni, con una figlia di quasi 23, ho sempre avuto una grande passione per l’avventura, che ho cercato per molto tempo in alta montagna e, negli ultimi anni, vicino Roma. Fin da ragazzo rimasi infatti sorpreso dalla smisurata quantità di luoghi segreti a due passi da Roma. Così, dopo oltre vent’anni dedicati all’alpinismo e all’escursionismo di buon livello ho cominciato, nel 2011, a perlustrare in modo sistematico il territorio dove vivo (cosa che peraltro avevo sempre fatto), conoscendolo in modo sempre più approfondito. Questa conoscenza si è concretata in circa seicento articoli postati su questo blog, in sei guide escursionistiche, oltre 160.000 followers su Facebook e tanto altro. Il tutto sempre inerente i luoghi sconosciuti e straordinari intorno alla capitale e il tutto intervallato da riflessioni su economia, politica, ambiente.

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