In un paese normale (come diceva D’Alema, uno degli uomini che più hanno fatto per rendere questo un paese anormale, e come racconta il PD il partito che più ostacola le politiche di risparmio energetico, visti i suoi legami con le lobbies del fossile, a cominciare da Sorgenia/De Benedetti ) dovrebbe essere una cosa naturale investire in risparmio energetico, senza pensare al ritorno dell’investimento.
Ritorno che dovrebbe essere scontato. E, il solo fatto di essere consci di far bene all’ambiente, dovrebbe incentivare attività di questo tipo.
Purtroppo in Italia anche investimenti così sensati spesso non vengono eseguiti per una serie di problemi. Fra cui:
- La mancanza cronica di liquidità (voluta dalla BCE e avallata dai nostri governi),
- La mancanza di una strategia nazionale
- Il cambio continuo delle normative
Ad ogni modo, una volta superati i vari ostacoli fra cui la scelta dell’eventuale opzione di finanziarsi per linee esterne,
conviene selezionare il partner per le attività di risparmio energetico. Selezione che può essere fatta:
- per il tramite di un consulente, sulle cui direttive verrà la scelta l’azienda-partner più competitiva
- scegliendo una ESCo (soluzione che consiglio per tanti motivi. Vedi sotto)
ritorno dell’investimento in risparmio energetico
con il partner si valuterà il ritorno dell’investimento in risparmio energetico.
Ovvero si definiranno i tempi di rientro dell’investimento per scenari differenti, ognuno dei quali con specifiche tecnologie e processi, al fine di optare per quello che ha un tempo di ritorno più breve.
A questo punto sorge la domanda: come valutare i differenti scenari?
Beh; per questo esistono linee guida generali, che illustrano le attività da effettuare.
Sotto vediamo solo alcune di queste attività, che verranno prese in carico dal partner – non in ordine di importanza né cronologico – per comprendere le logiche atte a portare avanti il miglior progetto:
1.check up energetico
2. presa in carico degli apparati tecnologici, e delle misure ad essi collegate (misure utili fra l’altro a capire se è opportuno sostituire l’apparecchiatura) come per esempio:
- potenza installata
- ore utili annue
- degrado prestazioni annuali
- eventuali assicurazioni
- estensioni garanzie
- canone annuo telemonitoraggio da remoto
- costi esercizio e manutenzione
- imprevisti d’esercizio (% fatturato)

E poi altre attività:
3. gestione degli oneri amministrativi
4. rinegoziazione dei contratti di fornitura di acquisto di gas ed energia elettrica
Ci sono quindi le attività che producono attivamente risparmio energetico:
- eventuale rifasamento degli impianti elettrici
- sostituzione neon con tecnologie più performanti (LED…)
- cool roofing
- monitoraggio puntuale dei consumi
- cambiamento abitudini dei dipendenti
- ecc.
E ci sono a latere le attività a livello finanziario, non direttamente legate al risparmio energetico, ma che permettono di avere una visione completa del tempo di ritorno dell’investimento:
- attualizzare il valore delle entrate e delle uscite che si avranno anno per anno
- stimare gli incrementi di prezzo dell’energia che verrà acquistata nel tempo
- tenere conto del tasso annuo di inflazione atteso
Sembra complicato vero? No. Tranquilli.
Il ritorno dell’investimento in risparmio energetico varia ormai, a seconda delle tecnologie scelte e della situazione di partenza, dai 18 ai 60 mesi.
Ciò implica naturalmente che dopo tali periodi si comincia a guadagnare!
E, ripeto, nel caso si scelga una E.S.Co., non ci si deve preoccupare di finanziamenti, né tanto meno di progettazione, esecuzione e manutenzione. La Esco, se ci sono le condizioni, può accelerare il rientro dell’investimento utilizzando il meccanismo dei certificati bianchi (ne parleremo). E, visto che guadagna in proporzione ai risparmi, la E.S.Co. ha tutto l’interesse a fare le cose al meglio.
e ad abbreviare pertanto il ritorno dell’investimento in risparmio energetico.
p.s. se poi i politici non lasciassero sempre un’alone di precarietà sulle detrazioni/deduzioni in caso di investimenti, si potrebbero anche queste conteggiare anche queste, per calcolare i tempi di ritorno dell’investimento in risparmio energetico.
