Risparmio energetico a scuola.

Ricordate: abbiamo visto nel post www.luigiplos.it/risparmio-energetico-e-mass-media/ che sembra si faccia di tutto per non insegnare agli italiani i principi del risparmio energetico.
E allora non rimane che provare a insegnare il risparmio energetico a scuola.
Sicuramente fin dalle scuole elementari (io poi insegnerei ai bambini anche a comunicare correttamente, cosa ancora più importante…).
Così gli studenti comincerebbero a parlare all’interno delle famiglie di raccolta differenziata, di come si debba chiudere l’acqua quando ci si lava i denti, di come la doccia vada fatta senza tenere l’acqua aperta a oltranza, di come non tenere luci in stand by…
E alle scuole superiori si passerebbe a parlare di sistemi per l’efficientamento energetico, il legno al posto del cemento, il solare termico…

Avremmo così formato giovani che, una volta adulti, avrebbero il virus del risparmio energetico alloggiato dentro di loro.
Impossibile vero? In realtà no.
Per esempio la Provincia di Treviso ha da tempo intrapreso un percorso di rinnovamento nella gestione del patrimonio edilizio scolastico degli Istituti Secondari, con l’obiettivo di acquisire una profonda conoscenza del patrimonio e di coinvolgere gli alunni nella gestione e responsabilizzazione nell’uso del bene comune e della condivisione degli spazi.
Tramite un sofisticato sistema di monitoraggio, preso in carico anche dagli stessi studenti, i consumi sono controllati e i risparmi monetizzati.
E precisamente ogni risparmio registrato viene suddiviso in due parti, destinate una al Comune ed una alla scuola, per l’acquisto di materiale didattico.

Alle scuole che aderiscono alla campagna viene offerto supporto ed incoraggiamento dal Comune attraverso standard di riferimento, scambio di idee e percorsi didattici, pubblicizzazione dei risultati, informazioni tecniche, apparecchiature di misura.
Vantaggi ottenuti dal case history in oggetto:
- Promuovere una maggiore coscienza nell’uso dell’Energia e nelle questioni ambientali ad essa associate;
- Far sì che la gente (studenti, insegnanti, genitori) giunga a cambi comportamentali nel campo dell’uso dell’Energia.
- Ridurre i consumi dell’Energia nelle strutture scolastiche come nella comunità circostante.
Inoltre tale eccellente case history supera almeno due ostacoli, che impediscono generalmente l’attuazione di simili iniziative nella pubblica amministrazione:
- il personale coinvolto non “paga” effettivamente le bollette;
- nessun risparmio raggiunto nella gestione dell’edificio riesce normalmente a rientrare come risorsa a disposizione di chi l’ha ottenuto.
Ah! Il sistema di monitoraggio utilizzato è quello prodotto e distribuito da una delle due aziende con le quali collaboro!
Fico il risparmio energetico a scuola!
luigi plos