
C’è un genere di luoghi, nei pressi di Roma e non solo, che trovo particolarmente fascinosa, ovvero i tanti mulini, edificati in buona parte nel medioevo.
I mulini sono stati una di quelle invenzioni che hanno più alleggerito la fatica e aumentato la produttività: la forza dell’acqua poteva finalmente sostituire quella dell’uomo nel macinare il grano e nello spremere le olive.
Questi mulini (o mole) sono oggi celati all’interno delle forre, i loro muri squassati dalla vegetazione e nessuna attenzione da parte delle istituzioni per la loro tutela.
Arrivando per esempio alla mola di Magliano Romano, solitaria, immersa nella folta vegetazione, stretta fra una cascata e un piccolo e turbinoso canyon, sembrerebbe di trovarsi fra rovine precolombiane in Messico (passatemi la generalizzazione, ma, quando vi andrete, proverete senz’altro sensazioni particolari!).

Proviamo ora a immaginare come fossero un tempo queste mole:
- si trovavano in punti di snodo delle vie di comunicazione
- intorno non vi era la folta vegetazione di oggi, ma pascoli e campi coltivati.
- la vita vi ferveva: conciatori, fabbri, agricoltori dei dintorni.
Erano insomma il centro di una comunità che vi si avvicendava nei diversi periodi dell’anno.
Detto ciò, c’è una caratteristica che rende ammalianti i ruderi di queste mole: venivano edificate accanto alle cascate, ovvero dove c’era sufficiente forza motrice dell’acqua, e dove questa era disponibile per tutto l’anno.
Ora qualcuno si starà domandando: cascate e fiumi che non vanno mai in secca? Ma siamo vicino Roma, oppure ci troviamo sulle Alpi?

Ebbene, fra le tante straordinarie prerogative dell’area che circonda la capitale, c’è quella racchiudere di un gran numero di corsi d’acqua che, pur essendo relativamente brevi, con bacini idrografici modesti e a bassa quota, sono incredibilmente ricchi di acqua perfino in piena estate, grazie in particolare alla conformazione delle falde sotterranee.
abbiamo visti numerosi mulini segreti vicino Roma nel corso di questi anni sul blog e sul gruppo Facebook.
E sempre abbiamo trovato ruderi suggestivi accanto a cascate stupende. In particolare quella della mola di Formello, la più scenografica, poi le cascate delle mole lungo il fosso di S. Antonino (presso Castelnuovo di Porto) e, ancora, la cascata della mola di Magliano.

Se vorrete approfondire, e avere le indicazioni per scoprire alcuni mulini segreti particolarmente suggestivi,
troverete le indicazioni per le mole di S. Antonino e per la mola di Magliano nel primo volume di “Luoghi segreti a due passi da Roma” .
Troverete poi le indicazioni per la mola di Formello e per la vicina Grotte Franca, e poi per la mola di Galeria nel secondo volume di “Luoghi segreti a due passi da Roma“.
