Il film Stargate ebbe, a metà degli anni ’90, un successo planetario, per via del cocktail di avventura, mistero, archeologia.

Questo miscela è presente in buona parte dei cento e passa luoghi segreti descritti in questo blog.
Se a Roma non facciamo più caso a tutte le volte che torniamo indietro nel tempo, abituati come siamo, in particolare i turisti, a entrare e uscire da chiese e monumenti, tutto cambia appena usciamo dalla città (per quanto nel film in realtà lo Stargate permette ai protagonisti di accedere in un altro pianeta simile alla Terra, abitato da una popolazione primitiva, più che tornare indietro nel tempo).
Per l’avventura ci siamo.
Per il mistero, anche, vista difficoltà nello spiegare siti quali l’immenso Ponte Coperto a Ceri e il pozzo di Faleria.

Per l’archeologia pure e a questa si aggiungono alcuni luoghi segreti, che hanno la prerogativa di farci tornare indietro nel tempo in pochi secondi.
Per esempio le cave risalenti al periodo imperiale.
La matrice di tutti gli Stargate si trova infatti, a mio parere, nelle le cave del fosso del Drago, a poche migliaia di metri da Roma.
In pochi attimi passiamo dai prati assolati all’oscuro antro delle cave, percorso dal ruscello, per il tramite di una ripida scala in pietra di dieci gradini, ognuno dei quali ci porta indietro nel tempo di duecento anni.
Questo potrebbe essere uno dei millanta driver per incentivare il turismo e la locandina del film potrebbe diventare una potente leva di marketing turistico sia per i dintorni di Roma che per l’Italia tutta.

La foto di copertina è di Paolo Petrignani