Prima di tutto prenditi tre minuti e leggiti questo post su come rischiai la vita (una delle varie volte in cui stetti per lasciare le penne in montagna) sotto i fulmini.
Bene!
Al netto delle mattane che organizzo in montagna con alcuni amici, nel corso delle quali mettiamo in conto, oltre alla fatica e ai pericoli impliciti della montagna, anche la possibilità di inzupparci (per tacere dei trekking effettuati da giovane con gli scout, nel corso delle quali eravamo immersi in un perenne stato di umidità), cerco, oggi, di evitare di prendere la pioggia.

Ovviamente il modo migliore è quello di dare un occhio alle previsioni meteo, ben più precise di quanto non fossero una volta, grazie all’aumento della potenza elaborativa e a nuove scoperte.
Eppure, in modo contro intuitivo, mi sembra che al giorno d’oggi le previsioni a tre giorni siano meno affidabili rispetto a quelle di tre/quattro anni fa.
Se questa mia impressione empirica è corretta, temo che si tratti dell’ennesimo effetto collaterale del caos climatico, che sta portando a fenomeni estremi e imprevedibili, come quelli che hanno flagellato l’intera Italia nel corso dell’ottobre del 2018 con, fra i tanti fenomeni, la pazzesca grandinata del 22 ottobre a Roma e i tanti episodi precedenti come la tromba d’aria a nord di Roma del 6 novembre del 2016, anche questa, come la grandinata, di una potenza devastatrice di cui non c’era memoria.
E poi la siccità, che ha colpito in modo quasi irreparabile l’Italia fra il 2016 e il 2017.
Il tutto nell’incredibile inerzia/disattenzione della nostra classe dirigente, per la quale il cambiamento climatico non è in priorità, mentre lo sono TAV e TAP, così che sembra di essere governati da fossili, che ragionano da fossili e che intendono continuare a propinarci fossili.

Venendo a noi, il format ”escursioni nei luoghi segreti a due passi da Roma” è, implicitamente, anti pioggia.
Si tratta infatti di camminate/escursioni di mezza giornata vicino casa.
Pertanto sia i romani che i turisti possono decidere di rinviarle all’ultimo momento, qualora le previsioni volgano al peggio.
Si tratta ad ogni modo di siti che non diventano pericolosi con pioggia e fulmini, come accade in alta montagna (vedi post sopra).
Magari evitiamo di camminare nelle forre e di guadare i torrenti.
Se invece piovesse nonostante previsioni favorevoli (vedi sopra la personale impressione secondo la quale il caos climatico rende più imprevedibili le previsioni del tempo), ecco qualche consiglio per andare in tranquillità ad esplorare i cento e passa luoghi segreti a due passi da Roma.

Cosa portare.
- ombrello piccolo. Utile se non c’è vento e se non c’è vegetazione troppo folta. Altrimenti meglio non tirarlo fuori dallo zaino.
- copri zaino
- ricambio totale (da portare sempre) da lasciare in macchina
- mantella in PVC o altro materiale. Ammetto che personalmente non la metto mai. Preferisco bagnarmi di pioggia piuttosto che di sudore indotto dalla mantella. Oltretutto talvolta impedisce di vedere bene dove si mettono i piedi e limita i movimenti. Può, poi, restare impigliata ai rami, se si entra in un bosco
- per il resto, vista la scarsa difficoltà degli itinerari, valutate se portare indumenti “alpini” quali capilene, goretex, pile. Importante è, sappiamo tutti, vestirci a cipolla.

Cosa fare in caso di fulmini. Di seguito una serie di precauzioni da seguire a bassa quota, forse troppo stringenti. Valutate voi quanto seguirle.

- spegnete i cellulari
- mettete i bastoncini nello zaino o posateli da una parte (li potrete riprendere più tardi)
- riparatevi, se possibile, in un bosco, lontano da rocce isolate e non sotto alberi isolati o vicino a cavi o a pali dell’alta tensione
- non correte mai per non scivolare, a meno che non vediate un’aura bluastra intorno ad un oggetto vicino a voi, cellulare incluso e a meno che non vediate rizzare i capelli dei vostri amici (vedi il post sopra)
- restate calmi.
Tornando al caos climatico, se avremo prolungati periodi di pioggia, cosa faremo?
Non ci muoveremo più di casa e passeremo le domeniche fra pastarelle e gran premi e Domeniche In in TV, oppure andremo ugualmente in cerca di luoghi segreti?
Del resto la pioggia porta anche vantaggi, come il godere di tante straordinarie cascate scroscianti in primavera nei pressi di Roma oppure il vedere riflessi immaginifici nelle praterie allagate come nella Valle Bruciata (foto di copertina, un itinerario di cui troverete informazioni nella seconda guida).
