
La forra del Corese.
Tantissimi romani amanti del canyoning
appena possono partono attrezzati di tutto punto per discendere le forre più vicine alla capitale: quelle della Valnerina, del lago di Corbara, dei monti Reatini (e poi ci sarebbero il fosso Scoccio e il fosso di Spinasanta nei monti Prenestini, però non così rinomate. E poi ci sono la forra del Cremera e il fosso del Peccato, di cui abbiamo parlato in scorsi post, ma essendo scavate nel tufo, non sono così profonde).

E praticamente nessuno di costoro conosce l‘impressionante forra che il fiume Corese
(che subito dopo Passo Corese si getta nel Tevere) ha scavato fra Passo Corese e Scandriglia, a solamente 27 KM in linea d’aria dal Grande Raccordo Anulare.

Ah una nota interessante: Passo Corese, oltre a essere il noto capolinea della linea ferroviaria che arriva a Fiumicino aeroporto (e non più a Fiumicino paese, dove binari e stazione sono stati frettolosamente e scelleratamente smantellati; e ora gli abitanti di Fiumicino per arrivare a Roma hanno solo i pulman e il traffico assicurato la mattina), è anche una delle frazioni del comune di Fara Sabina. Perché lo scrivo? Perché si tratta una frazione quasi 10 volte più grande del suo comune, ovvero di Fara Sabina!
Bene, tornando al nostro itinerario, dopo aver lasciato la Salaria vecchia per una stradina laterale, aver percorso un brevissimo tratto a piedi e aver scavalcato una recinzione,
ci si trova sul vertiginoso bordo della cascata (fare attenzione!), che dà inizio alla forra.

In primavera la cascata è talmente copiosa, che gli spruzzi non permettono di vedere il fondo del canyon.
Dopodiché si retrocede, e a intuito si cammina vicino alla parte superiore della gola, cercando di individuare, con una certa fatica a causa della folta vegetazione, il bordo superiore del canyon.
Una volta arrivati sul ciglio, è necessario raddoppiare l’attenzione, essendo facile scivolare e sfracellarsi sulle rocce sottostanti.

Ma lo spettacolo è superlativo: l’acqua spumeggia fra le strettissime e profonde pareti rocciose, così come in altri canyon da me visitati, però molto più distanti da Roma (in val Roya, in Provenza, in Maiella, in Sardegna).
La forra del Corese è, fra i luoghi segreti a due passi da Roma, quello più impressionante finora descritto.
luigi plos

[…] Lucretili: la forra del Corese, il pozzo del Merro, la buca di San […]
come si arriva alla cascata del Corese venendo da Roma? Potete indicarmi il percorso per favore?
Grazie