
Siamo al luogo segreto n. 15: le Cave di Salone.
Chi ha letto i post precedenti, forse ha notato che inserisco sempre la distanza dei citati luoghi segreti dal Grande Raccordo Anulare, per sottolineare quanto questi siano vicino alla città.
Bene, questa volta il luogo segreto, le cave di Salone, sta praticamente sul GRA (giusto poche centinaia di metri da questo).
Percorrendo la Roma-L’Aquila, poco prima di arrivare sul GRA, ero sempre rimasto affascinato dai laghi circondati da pareti rocciose a picco, che appaiono per pochi secondi guardando sulla destra oltre il guardrail,
le cosiddette cave di Salone,
dalle quali i romani estraevano fra l’altro il tufo per costruire il Colosseo, tufo che arrivava a Roma per il tramite dell’Aniene, che scorre poco lontano .
E mi ero sempre scervellato sul come arrivarci, visto che mentre è semplice giungere a uno di questi laghi – il Pesca Club Salone – dietro il Decathlon di via di Salone – l’altro lago, ben più grande e suggestivo, sembrava di impossibile accesso, salvo farsi – teoricamente – lasciare al volo sull’autostrada e scavalcare altrettanto rapidamente (e ripidamente) il guardrail, prima di essere arrotati.
Finalmente ne individuai l’accesso all’interno di un terreno privato dietro la via Tiburtina.

Dopo aver percorso tracce di sentiero all’interno di un bosco, evitato un paio di bivi, ed evitato soprattutto di guardare le numerose discariche abusive, improvvisa e straniante mi apparve la visione del “lago grande” delle cave di Salone: dopo l’oscurità del bosco mi trovavo in piena luce, e nello stesso tempo sovrastato da pareti lisce e scure alte decine di metri. Qua e là ad altezze irraggiungibili si stagliavano enormi antri scavati nel tufo, e poi archi e finestre apparentemente incisi nel nulla.
luigi plos
- Cave di Salone particolare
[…] Ho raccontato in uno scorso post come giunsi ai laghi che hanno nel tempo riempito il fondo delle cave. […]