cessione di sovranità monetaria costante avanzo di bilancio L’Italia ha un costante avanzo primario di bilancio.

Ovvero lo stato incassa regolarmente dai sudditi (giusto no? O sono ancora cittadini?) ben più di quanto il medesimo spenda per loro.

E con il patto di stabilità questa situazione andrà avanti per altri 20 anni. Questo vuol dire che ogni anno viene prelevata dagli Italiani una quota di ricchezza maggiore di quella che viene rimessa in circolazione. La parte non rimessa in circolo viene consegnata ai nostri creditori, che se sono non italiani portano peraltro all’estero questa parte di ricchezza.

golpeOltretutto non potendo svalutare restituiamo i debiti in una moneta, l’euro, enormemente sopravvalutato rispetto all’effettiva competitività del nostro sistema paese. E probabilmente è solo questo il motivo per il quale Napolitano, Renzi, Letta e c. ci costringono all’interno di questo delirante sistema di cambi fissi: perché i nostri creditori (tedeschi e c.) rivogliono i loro soldi in moneta forte, e anche senza inflazione, così costoro mantengono ulteriormente i loro crediti integri (e qualcuno ancora crede che il controllo dell’inflazione da parte della BCE sia fatto per tutelare il popolo!).

Non vorrei qui riprendere il discorso della cessione della sovranità monetaria, ma è necessario essere consci che il nostro è un futuro di progressivo impoverimento, e non di vicinissime e mirabolanti riprese economiche, che dal 2009 vengono spostate di anno in anno.  Ah, piccolo particolare: oltre all’impoverimento dovuto all’avanzo primario di bilancio, ci sarà una svendita sempre più massiccia di beni pubblici, che dovrebbero appartenere a noi. Quindi, dopo la cessione di sovranità monetaria, industriale, alimentare (fra un pò), cederemo i beni lasciatici in eredità dai ns antenati.

E come acquisteranno questi beni? Ma con un moneta stampata a discrezione di una banca privata (la BCE): beni concreti a fronte di una moneta creata da un’entità privata.

Mentre potremmo avere una nostra moneta e non essere costretti a cederli.

Poniamo la questione in altri termini:

negli ultimi 13 anni circa le tecnologie hanno permesso un aumento di produttività eccezionale. E più produttività significa più guadagno, lavorando lo stesso tempo (o identico guadagno lavorando meno tempo). La globalizzazione poi, dicevano, ci assicura l’acquisto di merci a prezzi più bassi. L’euro infine, dicevano, ci assicura stabilità dei tassi, fiducia da parte dei finanziatori e quindi aumento degli investimenti.

Bene, dove sono quindi finiti gli utili ottenuti dall’aumento della produttività, dalla globalizzazione, dall’euro? Come mai, invece di evolvere verso una sempre maggiore ricchezza diffusa, come logica vorrebbe, stiamo procedendo nella direzione opposta? Come è possibile che ci impoveriamo anno dopo anno? (ah si, già detto, perché l’avanzo primario prende altri lidi).

Non è che forse gli utili di queste gigantesche operazioni fatte a livello mondiale vanno alle banche, alle quali il denaro viene dato dalla BCE solo all’1%, denaro peraltro prodotto dalla BCE a sua discrezione e solo per darlo appunto alle banche, mentre le aziende soprattutto italiane pagano interessi immensamente più alti,  e vanno alle multinazionali che hanno saputo sfruttare le differenze fra i diversi paesi a livello del mercato del lavoro, della sicurezza delle norme, della tassazione?

E non è che forse la nostra classe dirigente, da noi pagata, non può e non vuole cambiare questo trend, visto che è palesemente a libro paga di costoro?

Insomma anche Letta come Monti “lotteremo finché sarete tutti morti”   http://memmt.info/site/

luigi plos

Di luigi plos

57 anni, con una figlia di 21, ho sempre avuto una grande passione per l’avventura, che ho cercato per molto tempo in alta montagna e, negli ultimi anni, vicino Roma. Fin da ragazzo rimasi infatti sorpreso dalla smisurata quantità di luoghi segreti a due passi da Roma. Così, dopo oltre vent’anni dedicati all’alpinismo e all’escursionismo di buon livello ho cominciato, nel 2011, a perlustrare in modo sistematico il territorio dove vivo (cosa che peraltro avevo sempre fatto), conoscendolo in modo sempre più approfondito. Questa conoscenza si è concretata in circa cinquecento articoli postati su questo blog, in cinque guide escursionistiche e tanto altro. Il tutto sempre inerente i luoghi sconosciuti e straordinari intorno alla capitale e il tutto intervallato da riflessioni su politica, ambiente, clima, energia (il risparmio energetico è l'altra mia occupazione).

2 pensiero su “Lotteremo finché sarete tutti morti”

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