Premessa.
Quando si parla delle isole di Roma, ce ne vengono in mente due, famose, Sacra e Tiberina.
Ma né l’una né l’altra sono in mare.

Quando ero piccolo, negli anni ’70, i miei mi portarono una volta su una spiaggia, a nord di Ladispoli, al cospetto di un isolotto.
Di quella giornata serbai, per un lungo periodo, il ricordo di una lunga camminata sotto il sole per giungervi e la spiaggia quasi vuota, pur essendo agosto, vista la riluttanza degli italiani (soprattutto di quel tempo) a camminare; sotto il sole, poi!

Avevo rimosso quell’avvenimento, finché il solito Pier Paolo (che ha messo a frutto, nel tempo, le sue vacanze estive a Marina S. Nicola, perlustrando metro per metro il territorio circostante; tant’è vero quasi tutti gli itinerari di questo blog intorno a Cerveteri, Tolfa e Ladispoli sono farina del suo sacco) non ci mette lo zampino.
Di ritorno da un sopralluogo nei dintorni, Pier Paolo lascia l’auto in una piazzuola dell’Aurelia e ci fa imboccare una polverosa strada bianca, resa ardente dal sole di giugno.

La strada bianca perde la sua monotonia allorché, dopo una curva, appare il mare e, soprattutto, allorché si staglia alla nostra destra un maestoso campo di girasoli.
L’azzurro del cielo e del mare e il giallo dei girasoli si mescolano e fanno girare la testa per la bellezza.
Dopo due chilometri a rischio ustione giungiamo sulla spiaggia, deserta, e mi appare l’isolotto di quella giornata da bambino.
E mi rammento tutto, anche gli amichetti che villeggiavano a Cerenova con i quali venimmo qui.

Pier Paolo, al solito, ha pensato a tutto. Tira fuori sacca impermeabile, occhialetti, scarpe da scoglio e via, a nuoto, ad approdare sull’isola, che è, in realtà, un grande scoglio di poco meno di mille metri quadrati.
Ma … vogliamo essere più precisi?
Grazie all’analisi dell’immagine aerofotogrammetrica effettuata da Daniele, sappiamo che l’isola di Roma ha una circonferenza di 130 metri.
Tenendo conto che non è un cerchio perfetto, ma che ha delle rientranze, calcoliamo un raggio di circa 17 metri.
Perciò, rimembrando la vecchia “raggio X raggio X 3,14”, stimiamo una superficie di “17 X 17 X 3,14” = 907 metri quadrati.
sguazzando sull’isola di Roma
E torniamo bambini: ci tuffiamo dai massi più alti, sguazziamo nelle limpide pozze fra le rocce in compagnia dei granchi e ammiriamo, stupiti, l’acqua cristallina dalle iridescenze verdi e turchesi, molto galluresi.
Queste tonalità sono uniche intorno alla città.
Ma è logico, visto che si tratta dell’unica isola di Roma (e in più rocciosa), ovvero del suo litorale.
Ah! Torno bambino anche per un altro particolare: le spalle bruciacchiate come non mi succedeva da quando ero frugolo!
