Una volta tanto andiamo in un luogo segreto all’interno della città, ma proprio all’interno, anzi … quasi al centro della città! Precisamente nel parco della Caffarella, che, come sanno i romani, è un qualcosa di unico fra i parchi cittadini, e non solo fra questi.
Uno scrigno di tesori sparsi in un tratto ancora “intatto” della campagna romana con resti risalenti all’impero: templi, ninfei sotterranei, cisterne, acquedotti.
Ma questa è la parte che conosciamo, che ci basterebbe pure.
Se però decidiamo di scendere un panoramico sentiero che da S. Urbano va verso oriente con veduta sulla cupola di San Pietro, giungiamo dopo una decina di minuti in un luogo ignoto ai più.
Si tratta dell’accesso, fino a poco tempo fa seminascosto dalla vegetazione, a un complesso sistema di cave sotterranee, scavate inizialmente in epoca romana per estrarre la pozzolana.
Percorrerle interamente vuol dire tornare man mano più indietro nel tempo.
Prima la parte più moderna, dove troviamo la logistica per gli addetti alla coltivazione dei funghi (infatti sono state per lungo tempo fungaie): bagni, cucine, attrezzi, spogliatoi, addirittura un negozio.
Continuando a camminare, giungiamo in sezioni sempre più antiche, che intersecano anche tratti di catacombe cristiane che ammiriamo da “dietro” e forse non esiste altro luogo con la possibilità di ammirare le catacombe dal senso opposto a quello dei comuni visitatori.
Alla fine arriviamo nella parte più antica, risalente a duemila anni fa.
Un’esperienza singolare e coinvolgente.
Un po’ come stare all’interno di un documentario di “Ulisse”, soprattutto se nel corso della visita saremo documentati e affascinati dai racconti degli amici di “Sotterranei di Roma” (https://www.sotterraneidiroma.it/), che le hanno rese fruibili e che ci accompagnano nelle visite.
Cisterna romana a poca distanza dalle Cave della Caffarella
Descrizione: si può visitare liberamente la Caffarella.
Per visitare le cave ci rivolgeremo a Sotterranei di Roma. Coordinate: 41.861054, 12.517151.
Dislivello: circa 40 metri
Durata: a piacere
Difficoltà: facile
Treno + bici si. Da stazione Tuscolana oppure dalla fermata Furio Camillo sulla Metro A
Joelette: si
Bambini: si
Picnic: si
Attrezzatura: da escursione semplice – torcia. Kway/felpa dati i 17 gradi all’interno
Periodo raccomandato: tutto l’anno. Possibilità di trovare fango nei periodi piovosi e d’estate effettuare questo percorso verso il tramonto