
Un altro driver per il turismo, in particolare per il territorio intorno a Roma, è il gran numero di luoghi stupendi vicino alla capitale, che possono integrare l’offerta turistica della capitale e incentivare i turisti a moltiplicare il tempo di permanenza.
Nello specifico mi rivolgo ai turisti amanti dell’avventura.
Con i quali ho una particolare sintonia, avendo sempre amato l’avventura.
Dal Monte Bianco al Supramonte, dalla Pedriza, l’onirica montagna vicino a Madrid, ai canyon della Provenza, della Val di Susa e del Siracusano, molti dei miei ricordi più intensi sono legati ad escursioni spesso al limite, e in ambienti straordinari.
Ho infatti passato molti anni della mia vita in preda al furore alpinistico/escursionistico.
Per anni usci’ di casa la domenica alle 4-5 di mattina, per rientrare annichilito dalla fatica e dal gelo invernale (sull’appennino d’inverno, per via della maggiore ventilazione e della maggiore umidità, fa spesso ben più freddo che sulle Alpi) la sera tardi.
Per non parlare di quando partivamo il sabato, dormendo in tenda, o in bivacco, o negli assideranti e precari locali invernali dei rifugi, visto che d’inverno sull’Appennino i rifugi sono chiusi.
Poi la sopravvenuta mancanza di tempo e, in particolare, la sopravvenuta stanchezza soprattutto mentale, per la fatica e la continua concentrazione necessarie in questi frangenti, hanno stoppato questa consuetudine.
Ma il desiderio di avventura mi è rimasto.

Così le mie attenzioni si sono rivolte molto, ma molto, più vicino a Roma.
Non che prima andassi molto lontano, visto che la mia sete di avventure è sempre stata abbondantemente soddisfatta, nel tempo, dalla wilderness e dai paesaggi estremi e grandiosi presenti in Italia e poi in Francia e in Spagna, dove mi recavo sporadicamente.

Vicino Roma, negli anni, ho così incasellato un gran numero di luoghi segreti stupefacenti, descritti in parte nei capitoli che comporranno il libro sui luoghi segreti a due passi da Roma
Oltre alla Wilderness e alla bellezza che accomuna tutti questi posti, il fatto che sono così vicini alla capitale, hanno un’altra caratteristica in comune, ovvero la possibilità di partire la mattina da Roma, scoprire il luogo segreto scelto e tornare a casetta per pranzo.
Soddisfacendo quindi esigenze familiari e di mancanza di tempo.
E a me questo fatto di avere l’avventura a Roma in mezza giornata, sembra una gran cosa.
E non può non allettare qualunque cittadino romano minimamente amante dell’avventura.
Se poi non si vuole tornare a Roma a pranzo, si può inanellare una serie di luoghi segreti nel corso della giornata.
Il top si può raggiungere nel Parco di Veio, dove si può iniziare la giornata con la visita al Ponte Sodo.

Per riprendere la macchina e continuare verso Formello.
Lasciare l’auto alla periferia del paese, scendere nella valle del Cremera e visitare l‘acquedotto del Fosso della Torraccia, ridiscendere il Fosso della Torraccia fino al Cremera, e guadare il fiume per giungere a Grotte Franca (questo quarto luogo segreto sarà descritto in una pubblicazione successiva), così da visitare 4 luoghi segreti in un solo giorno.
Senza dimenticare, prima di risalire a Formello, di fermarsi ad ammirare il romantico binomio cascata e Mola di Formello, incastonate nella forra del Cremera.
Ecco come, in modo semplice, è possibile moltiplicare l’offerta turistica, per esempio nel segmento dell’escursionismo di bassa quota, che dà comunque emozioni particolari.

[…] sento la necessità di ripetere, come già fatto nello scorso post, che possiamo andare alla scoperta dei favolosi luoghi segreti nei dintorni di Roma, che sembrano […]
[…] solo far vedere che, come abbiamo letto nello scorso post, in meno di un’ora di macchina, o di pulman, o di treno, o di bicicletta possiamo arrivare […]
[…] lo sapete. Il mio desiderio di avventura viene soddisfatto anche da semplici escursioni di mezza giornata vicino Roma, alla ricerca di luoghi […]
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[…] descriverli sul blog, l’idea trainante era quella di dare la possibilità a tutti di vivere l’avventura a pochi chilometri dalla […]