
Ecco un altro luogo che soddisfa pienamente a tutti e 6 i requisiti per far parte dei luoghi segreti a due passi di Roma.
- è praticamente sconosciuto. Spesso anche agli abitanti dei dintorni;
- non è generalmente indicato nelle guide escursionistiche più comuni;
- non ci arriva alcun sentiero segnato;
- l’ubicazione non è semplice da individuare
- è vicino a Roma (non più di 30 KM dal GRA. E la maggior parte dei luoghi segreti si trova a pochissimi KM dal GRA).
- è sufficientemente suggestivo.
La Tagliata Grotte delle Cave con Carlo Lungarini
Si tratta della Tagliata Grotte delle Cave.
Nel capitolo precedente, tra le forre abbiamo visto la Forra di Pentima Stalla, un altro posto sconosciuto e suggestivo vicinissimo a Rocca di Papa. Questa forra si trova anche vicino (poche centinaia di metri in linea d’aria) alla Tagliata Grotte delle Cave. Ed essendo più in basso ne riceve le acque che fluiscono con le piogge.

Un nota curiosa: dopo avere individuato 50 luoghi segreti (li troverete raccolti in due libri di prossima pubblicazione) mi sono accorto che i 3 luoghi segreti individuati all’interno del Parco dei Castelli Romani hanno tutti a che fare con uno “scavo”:
- La Forra del Maschio d’Ariano: scavata dalla lava (informazioni reperibili nel primo volume)
- La Forra di Pentima Stalla: scavata dall’acqua
- La Tagliata Grotte delle Cave: scavata, come dice il nome, dall’uomo.
Perlomeno secondo le testimonianze raccolte da Carlo Lungarini presso gli anziani di Rocca di Papa: lo scavo iniziò prima della 2^ Guerra Mondiale, per ricavare utile materiale da costruzione.

In questo modo le grotte cosi formatesi facevano la loro prima apparizione come vere e proprie cave di lapillo.
Nel contempo tali cavita’ artificiali venivano usate anche come ricovero per animali quali capre e pecore.
Durante la 2^ Guerra Mondiale gli eventi bellici costrinsero per circa due anni i “rocchigiani” a trovare ricovero presso le“cave”, che man mano si popolavano di un numero sempre più crescente di rifugiati. Nuove grotte vennero così scavate per poter ospitare un grande numero di persone, uomini, donne, bambini e animali a loro seguito.
Ad ogni modo non è necessario conoscere con precisione la storia di questi spechi, per sentire la suggestione che li permea.
Ovviamente nessuno di tre luoghi segreti citati è indicato nella carta escursionistica ufficiale del Parco dei Castelli Romani.
Dicevamo che si tratta di un luogo difficile da trovare. Ma non per chi purtropp0, così come per Pentima Stalla, getta immondizia in discariche illegali nei pressi.
La tagliata si allunga per circa 200 metri su due tratti interrotti da una frana. E sul lato sinistro prima e sul lato destro poi si aprono numerose piccole grotte.
Una nota di servizio: si tratta di un percorso che dopo periodi di pioggia diventa fangoso.
Avendo tempo e magari una mountain bike, non vi potete esimere da una gratificante passeggiata lungo la sottostante via della Molara e le altre stupende carrarecce, che si incrociano nel rigoglioso bosco che ricopre interamente la parte più elevata dell’apparato vulcanico, e che si dirigono verso Frascati da una parte e Rocca di Papa dall’altra.

