A suo tempo avevo paragonato il nostro Luigi Perini, il lucumone massimo di Castelnuovo di Porto a Galgano, il cavaliere protagonista del romanzo “I sotterranei del cielo“.
Galgano vaga senza requie nella contea di Chiusdino, presso Siena, spadamunito, a difendere deboli e oppressi, prima di infilare quella spada nella roccia (probabilmente postuma) che ammiriamo presso l’abbazia che porta il suo nome.

E Luigi vaga, anch’egli irrequieto, nella contea di Castelnuovo di Porto, roncolamunito, a sfrondare e “sfrattare” e riportare alla luce pregiati manufatti del passato.
Ebbene, alla storia di Galgano, trasportata vicino Roma, mancava la spada nella roccia.
Ed ecco anche questa!

Da qualche tempo, infatti, sulla Francigena, fra Capranica e Sutri, è apparsa una spada nella roccia, svettante sulla sommità di un grande masso.
Un ringraziamento di cuore a chi ha avuto l’idea, e la pazienza, di saldarla nella roccia.
