Gli ultimi tre itinerari della prossima guida sono tutti e inediti e tutti con il botto, come state per leggere.
Il tutto grazie anche alla supervisione del Lucumone Massimo dei Monti della Tolfa e dintorni: Super Pierpaolo Padovani.
Parcheggiato non lontano da Manziana, scendiamo in pochi minuti lungo la Lenta, un piccolo fiume eppure, nonostante l’apparente scarsa portata, perenne.
Ci troviamo subito in un mondo incantato di massi scolpiti dall’uomo e dalla natura, di cascatelle, di ombre e luci e, soprattutto dotato di una grotta sorprendente molto Conan il Barbaro.
Questa grotta ha la prerogativa di essere, perlomeno al giorno d’oggi (ma probabilmente anche in passato)
invisibile percorrendo il fiume e di essere stata di certo frequentata per migliaia di anni.
I luoghi da vedere sono tanti e l’escursione più lunga del previsto, anche se in realtà percorriamo un tratto abbastanza breve.
E qui necesse una riflessione.
Mi capita spesso, cercando luoghi segreti, di avere l’impressione di percorrere distanze enormi, quando, invece, faccio magari poche centinaia di metri.

Il fatto è che cento metri in ambiente selvaggio, come in questo caso la stretta e sconnessa valle della Lenta, con acqua, ostacoli, dove ci si ferma in continuazione per decifrare il paesaggio, ammirare, individuare esili tracce dove passare, equivalgono a un percorso molto più lungo in ambiente più agevole.
Ed è impressionante vedere su Google Earth (una volta zoomato) il percorso che abbiamo appena fatto, magari questo lungo la Lenta: 42.088608, 12.070155.
Vista dall’alto, la nostra escursione, che può durare anche alcune ore, si è svolta in uno stretto e corto lembo verde scuro, totalmente circondato da terreno più chiaro (altipiani e coltivi).
Quando sara la prossima hike?
E ci sono personi che parlano l’inglese?
Gracie
Donald