Pensavo di essermi abituato alle gallerie etrusche.
Nelle guide che ho scritto ne abbiamo viste una decina, una più ammaliante dell’altra.
Mi vedrete poi, a breve, su RAI 3, mentre mi trovo, appunto, all’interno di una queste.
In alcuni di questi condotti scorrono corsi d’acqua regolarmente limacciosi e, talvolta, inquinati.

La mia mente non contemplava quindi la possibilità di percorrere una galleria, dove scorresse acqua limpida.
Ebbene, presso Magliano Romano,
e solamente ad aprile 2022, con gli amici Esploratori Veientani,
sono entrato un condotto singolare: percorso da un corso d’acqua, non fangoso come tanti altri, ma limpido (sorgente poco distante) e con piccoli pesci che guizzavano fra le nostre galosce.

Nell’acqua sberluccicavano, poi, le pareti, illuminate dalle nostre torce.
Nel percorrerlo, le sorprese si affastellavano:
le diverse eruzioni vulcaniche che sbalzavano in modo differente dalla pareti
una cascatella al centro della galleria e una al termine

E, in più, con tutte le altre caratteristiche che permettono a un sito vicino Roma di essere annoverato nell’elenco dei luoghi segreti ufficiali. Ovvero:
- essere quasi del tutto sconosciuto, spesso anche agli abitanti dei dintorni;
- non essere generalmente indicato nelle guide escursionistiche più comuni;
- non essere raggiunto da alcun sentiero segnato;
- non semplice da individuare;
- essere vicino a Roma (non più di 30 Km dal GRA. E la maggior parte si trova a pochissimi Km dal GRA);
- essere sufficientemente suggestivo.

La galleria etrusca di Monte Sbucato. Foto di V. Ridolfi Valentini.
Tenendo presente che il primo punto è ormai sempre più difficile da realizzare, vista la quantità di avventurosi che, sulle nostre orme, va scoprendo anche l’impossibile.
La foto di copertina è di Vincenzo Ridolfi Valentini.

Una meraviglia. Fu ripulito anni fa il percorso tra Pitigliano e Savona, poi ricoperto di nuovo dai rovi.
vero!