La cascata del Fosso della Casaccia

Tanti romani conoscono Galeria.

La suggestiva città morta all’interno del Comune di Roma, edificata su un tamburo di roccia nella campagna romana del XIV municipio.

Ma non tutti, dopo aver girato per gli affascinanti ruderi e dopo avere schivato le buche nascoste dalla vegetazione, scendono al fiume, di cui pure si sente lo scrosciare.

La cascata dell’Arrone ai piedi di Galeria

I modi per scendere al fiume sono due: uno per il sentiero normale.

L’altro disarrampicando da una breccia del muro di cinta e scendendo il ripido pendio dello sperone tufaceo sul quale fu edificato l’insediamento.

In entrambi i casi coloro che si avventurano sulla riva del fiume rimangono incantati dai resti della mola, degni soggetti da pittore paesaggista del 1800.

Presso la cascata del Fosso della Casaccia (nella Mola di Galeria)

Fino a poco tempo mi fermavo alla mola, saltando frenetico da un masso all’altro del fiume all’interno di un mondo di cascatelle, di anfratti, di rovine.

Tutto questo fa tutt’uno con le rocce dello stesso colore; con i giochi di luce dei pochi raggi che perforano la fitta copertura vegetale.

Ma … questo capitolo non ha come titolo la cascata del Fosso della Casaccia?

Ah già! Ecco la storia.

Sotto le mura di Galeria – Presso la cascata del Fosso della Casaccia – Foto di G. Conte

Un dì il collega guida escursionistica Nunzio D’Apolito ci prende e ci fa fare un giro fra i pianori che circondano Galeria, che sono tanto assolati e aperti quanto tenebrosa è la forra all’altezza della mola.

Li avevo sempre snobbati, data la loro vicinanza alla Braccianese, così come avevo snobbato il paio di amici che mi parlavano di una cascata nei pressi di Galeria.

Non pensavo infatti che gli scarsi dislivelli presenti in zona permettessero un salto di cascata sufficientemente alto, da essere meritevole di attenzione.

A Galeria (foto di Giulio Giuliani) Presso la cascata del Fosso della Casaccia

Insomma; con Nunzio camminiamo una quindicina di minuti sui prati sommitali in direzione della Braccianese e rimontiamo brevemente il Fosso della Casaccia fino a una cascata che, nei millenni, ha eroso un tacco di basalto creando un mix particolare, che ricorda la cascata del Pellicone a Vulci.

Peccato che, a differenza di quest’ultima, non si possa fare il bagno, visto l’inquinamento.

Il colpo d’occhio è comunque notevole.

Il Fosso della Casaccia si immette  poco dopo nell’Arrone, proprio in prossimità di Galeria.

L’Arrone!

Sui pianori di Galeria. Presso la cascata del Fosso della Casaccia. Di G. Conte.

È questo il fiume che alimentava la Mola di Galeria e di cui stiamo per vedere l’importanza storica nel prossimo capitolo.

Un fiume singolare, che esce da un lago (Bracciano) e sfocia in mare all’interno di una riserva del WWF.

Nella guida di prossima uscita troverai le indicazioni dettagliate per questo anello sorprendente.

L’Arrone presso la cascata del Fosso della Casaccia

Ah! Lungo l’Arrone, poco prima di giungere a Galeria, per sovrammercato, c’è un’altra cascata, che precipita dallo stesso tacco di basalto della cascata appena vista, a poca distanza e anche più imponente.

Purtroppo si trova in terreno privato.

Presso il CrossRoads Live Club: 42.035429, 12.31084.

La cascata dell’Arrone ai piedi di Galeria presso la cascata del Fosso della Casaccia

Di luigi plos

57 anni, con una figlia di 21, ho sempre avuto una grande passione per l’avventura, che ho cercato per molto tempo in alta montagna e, negli ultimi anni, vicino Roma. Fin da ragazzo rimasi infatti sorpreso dalla smisurata quantità di luoghi segreti a due passi da Roma. Così, dopo oltre vent’anni dedicati all’alpinismo e all’escursionismo di buon livello ho cominciato, nel 2011, a perlustrare in modo sistematico il territorio dove vivo (cosa che peraltro avevo sempre fatto), conoscendolo in modo sempre più approfondito. Questa conoscenza si è concretata in circa cinquecento articoli postati su questo blog, in cinque guide escursionistiche e tanto altro. Il tutto sempre inerente i luoghi sconosciuti e straordinari intorno alla capitale e il tutto intervallato da riflessioni su politica, ambiente, clima, energia (il risparmio energetico è l'altra mia occupazione).

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