La cascata a valle delle Sorgenti dell’Acqua Rossa.
Nel post precedente abbiamo letto in merito ai fossi presso i Sassoni di Furbara.
Beh! E’ difficile eguagliarli come strepitosità.
Ma ormai sappiamo: dappertutto intorno a Roma troviamo luoghi sconosciuti di grande fascino, come quello dove ci stiamo recando e la cui “scoperta” fu simile a quella dei fossi di cui sopra.
Tante volte ero andato alle sorgenti dell’Acqua Rossa (in realtà più che sorgenti si tratta di risorgive situate più a monte) con la sua cornice di cascatelle, che si trovano a circa tre chilometri a valle di Ponte Lupo e a circa un chilometro a valle del Ponte della Selciatella.
Prima da solo; poi con i gruppi, visto che queste sorgenti sono uno dei punti forti del “Grand Tour” che tocca le meraviglie di Gallicano e dintorni:
gallerie, ponti e arcate di acquedotti romani a volontà, incastonati in una natura sorprendente.
Ebbene; fino a poco tempo fa mi limitavo a scendere a valle delle cascatelle per fotografarle dal basso,
dove, in particolare con la luce di mezzogiorno, gli spruzzi sberluccicano fra i giganteschi massi.
Ma non avevo mai continuato verso valle.
“Inutile proseguire” pensavo “Questo fosso sarà simile ai tanti dei dintorni”
Per inciso tutti i fossi tra Gallicano e Tivoli che abbiamo percorso in questi anni (Ponte Terra, Acquanera, San Vittorino, Acqua Raminga) … sono incantevoli.
Percorrere un altro fosso non avrebbe aggiunto nulla e avevo poi, come paradigma, la grandiosità della parte alta di questo fosso, ovvero la parte a monte di Ponte Lupo.
A monte di Ponte Lupo il fosso dell’Acqua Rossa si inforra e, in un crescendo di difficoltà – l’acqua al ginocchio e continue arrampicate fra rocce bagnate – termina sotto la cascata più alta della provincia di Roma (cinquanta metri di salto).
E giungere alla cascata è l’itinerario più difficile/vertiginoso/pericoloso/strapicchioso dei centocinquanta omologati e descritti nelle ultime tre guide.
Ma torniamo a noi.
Un dì decisi di discendere anche lungo questo fosso.
E non me ne pentii.
Il connubio di concrezioni di travertino (vedi il capitolo precedente, appunto), l’ambiente integro e una cascata che formava un profondo laghetto, rendevano il tutto fiabesco.
E niente; vale sempre la pena continuare a camminare.
[…] scorsa estate, dopo aver letto un post di Luigi Plos (https://www.luigiplos.it/la-cascata-a-valle-delle-sorgenti-dellacqua-rossa/), il quale si era avventurato qualche centinaio di metri più a valle della sorgente, sono andato […]
[…] suo post https://www.luigiplos.it/la-cascata-a-valle-delle-sorgenti-dellacqua-rossa/, Luigi Plos, autore di “Luoghi Segreti a Due Passi da Roma” dice: “fino a poco […]
[…] scorsa estate, dopo aver letto un post di Luigi Plos (https://www.luigiplos.it/la-cascata-a-valle-delle-sorgenti-dellacqua-rossa/), il quale si era avventurato qualche centinaio di metri più a valle della sorgente, sono andato […]
Super!!!
Salve, più che un commento, vorrei avere un’informazione, se possibile…il posto è incantevole, ma ho motivo di pensare che ci sia la presenza di cinghiali. Andando in compagnia del mio cane, ho il timore di qualche incontro ravvicinato con questo animale selvatico a voi risulta?
il rischio per i cani è costante