No cari avventurosi. Non è tautologico. Esiste veramente un fiume che si chiama Rio.
“El río que más quiero
no se quiere detener
con el ruido de sus aguas
no escucha que tengo sed”.
Nella mia canzone guida “Lo que mas quiero” il rio, che Violeta Parra più desidera, è quello che non le permette di dissetarsi. (La mia poesia guida è invece “Itaca” di Kafavis:” ).
Diciamo che anche per quanto riguarda le acque del Rio Fiume, pur essendo limpide, non è consigliabile berle, più che altro per le mandrie di mucche circostanti, visto che non ci sono altri fattori inquinanti.
L’antropizzazione è infatti nulla.
Piuttosto queste acque ci rinfrescano alla grande.
In particolare a inizio estate, percorrendolo con i piedi in acqua, fino al punto in cui il fiume si allarga e crea un piscinone piacevolmente nuotabile anche quando il fiume ha portata minima.
Luce e ombra ci accompagnano per tutto il percorso in un florilegio di cascatelle e rapide.
Nella parte alta il fiume è inforrato.
Poi si apre sempre di più fino a giungere, appunto al piscinone.
E da lì possiamo continuare a oltranza in direzione del mare poco distante.
Il tutto immerso nella natura selvaggia dei Monti della Tolfa.
Bravo
Grazie!!!!