E questo è l’ottavo (di trenta) itinerario inedito della prossima e ultima guida.
Ogni tanto (molto ogni tanto) un itinerario semplice, in parte su sentiero segnato e, comunque, meritevole di essere percorso.
Durante l’Apericene (la felice era geologica che precedette l’oscuro Covidocene) era usanza, fra lucumoni/ sentinelle del territorio/amici, partire al tramonto rispettivamente da Formello e da Sacrofano, percorrere i sentieri del Bosco di Monte Musino, uno dei pochi boschi demaniali intorno a Roma, e giungere in una radura leggermente acclive, a metà percorso.
Ivi tirare fuori chitarre, birre e pappe e stare insieme.
Perché proprio qui?
Perché da questa radura, circondata dal bosco, il panorama di Roma Nord al tramonto e poi con l’illuminazione notturna, con lo skyline dei Colli Albani e del mare, è un qualcosa di unico. Da provare.
Descrizione: da Formello si va in direzione di Sacrofano e parcheggiamo all’incrocio con Strada Comunale Monte della Statua: 42.092483, 12.417336.
Camminiamo per circa trecento metri fino a un cancello di legno sulla destra, con indicazioni dei sentieri.
Oltrepassiamo il cancello ed entriamo nel Bosco di Monte Musino.
Nei periodi piovosi il sentiero è interrotto da una profonda pozzanghera.
In tal caso prendiamo a destra una sorta di bypass (deviazione) che supera l’ostacolo.
Dopo poco, a un bivio, imbocchiamo il sentiero che sale a destra.
Dopo alcune centinaia di metri, sul punto più alto, prendiamo una traccia di sentiero che scende leggermente verso destra e dopo circa dieci minuti siamo alla radura fatata: 42.095000, 12.431694.
Ah! Le foto sono con gli asinelli del Lucumone Massimo di Sacrofano: Diego.