
I fori di Saxa Rubra.
Dal GRA imbocchiamo, in direzione di Roma, la via Flaminia, che nel primo volume dei Luoghi segreti a due passi da Roma ci ha portato a Belmonte, al fosso dell’Acqua Forte a alle mole del Fosso di S. Antonino, nel secondo ci ha portato alle gallerie di Pietra Pertusa e che nel terzo ci porterà alle cave di Grotta Oscura, in quelle del fosso del Drago e a scoprire i tanti luoghi segreti di Sacrofano.
Ah! La via Flaminia!
La mia preferita fra “tutte le strade che portano a Roma”. Paesaggisticamente superba lungo l’intero percorso, e che raggiunge l’apice della bellezza allorché (il tratto antico) serpeggia nella gola del Furlo.

Dopo oltre vent’anni ho ancora negli occhi il grandioso panorama della Flaminia vecchia che serpeggia accanto al fiume Candigliano all’interno del canyon, settecento metri verticali più in basso rispetto alla “terrazza del Furlo” dove mi trovavo: una visione da urlo!
Già appena fuori del GRA scorre isolata sul crinale che divide la valle del Tevere dalle morbide ondulazioni del Parco di Veio, e con al lato, sui rilievi che dominano la piana alluvionale del Tevere i suggestivi centri storici di Castelnuovo di Porto e Morlupo, edificati lontani a sufficienza, per cercare di non essere troppo oggetto di interesse da parte delle armate di passaggio.
Tornando a noi, all’incrocio fra Flaminia e Tor di Quinto c’è un luogo segreto che in realtà è tutti i giorni sotto gli occhi di migliaia di automobilisti (un po’ come le cave di Salone, che abbiamo visto nella seconda guida, che ogni giorno sono sotto gli occhi inconsapevoli di migliaia di automobilisti), e di decine di turisti che basculano fra la stazione di Due Ponti e il Village Flaminio, proprio sotto la rupe.

Si tratta di quello che io chiamo, a mia assoluta discrezione, i fori di Saxa Rubra.
Fin da piccolo, passandovi sotto in macchina con i miei genitori, rimasi affascinato da questa rupe rossastra a picco sulla Flaminia forata da singolari cavità.
Ho sempre avuto la passione per le rupi di tufo rosso, e che alcuni dei paesaggi più emozionanti sono per me gli speroni tufacei, sui quali si abbarbicano incantevoli paesi come Calcata, Civitella Cesi, Sutri, Vitorchiano, Ceri, Civita Castellana ecc.ecc. specie se ancor più arrossati dal sole del tramonto nelle fredde e secche giornate invernali.
A proposito sapete tutti che Saxa Rubra significa “sassi rossi”. Si?! E che sono poco distanti dalla grotta di Grottarossa?
Ebbene; un giorno torno da fuori Roma per lavoro e decido che, dopo trenta e passa anni, è giunto il momento di salire sulla sommità della rupe, il sogno fin da piccolo.

Lascio quindi la macchina nei pressi, mi incammino e arrivo sulla sommità della collina e a ridosso dei fori, dopo avere superato una recinzione e due cavalli piuttosto curiosi e un po’ bizzosi.
Il posto è particolare: bizzarra è la prospettiva della Flaminia attraverso i fori: la vista spazia sul meandro che il Tevere ha formato attorno all’aeroporto dell’Urbe e sulle riserve dell’Inviolatella Borghese e dell’Insugherata, che sembrano fuse insieme e che sembrano dare origine a una gigantesca landa boscata e impervia che entra fin dentro Roma.
Dalla sommità le cavità si rivelano essere vere e proprie grotte, simili, seppur più piccole, a quelle descritte nel post dedicato alla grotta di Grottarossa, l’altro luogo stupendo con protagonista il tufo rosso e non distante da qui.
E anche queste in posizione strategica, protette dal dirupo e allo stesso tempo con un’ampia visuale sulla piana del Tevere.
Ah! Sembra che siamo nel parco di Veio, almeno considerando le decine di cartelli in mezzo alle sterpaglie, che indicano che ci troviamo all’interno del perimetro del parco.

Ci sono migliaia di questi cartelli sparsi da Roma a Cesano a Morlupo. Ma…quanti ne hanno ordinati?
A proposito, troverete le indicazioni per giungere ai fori di Saxa Rubra nel terzo e ultimo volume, in via di ultimazione, dei “Luoghi segreti a due passi da Roma”.
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eccezionale
grazieeee!!!
Daje Luigi!!!
Sempre interessante….. ci dobbiamo ritornare insieme al Passo del Furlo….. ho radici da quelle parti!
grazzz Roberto! E…magari al Furlooooooo!!!!
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