
Chi direbbe che a pochi chilometri da una città di tre milioni di abitanti (Roma) ci sono fenomeni termali praticamente sconosciuti?
I romani ben conoscono le terme en plein air che circondano Viterbo e quelle vicino Saturnia. Poi, più vicine, le pozze calde della Ficoncella a Civitavecchia e il Bagnarello a Tolfa. E da qualche anno va di moda la caldara di Manziana.
Visto però che gran parte del territorio che circonda Roma è vulcanico, ci sono altre manifestazioni del vulcanesimo secondario che interessa questa zona, che, proprio per la loro natura, non dovrebbero passare inosservate, e invece lo sono.
Il luogo più ricco è la solforata di Pomezia, che, anche grazie a questo blog sta diventando abbastanza nota.
Emissioni solforose, laghi variopinti fra cui uno, che ho chiamato il lago vermiglio, ignoto ai più.

Poi ci sono, a Veio, i Bagni della Regina.
Gli appassionati di escursioni e di archeologia frequentato i suggestivi sentieri solcano l’altopiano di Veio, n gran parte compreso nel comune di Roma, per visitare i suoi ruderi, sparsi in un ambiente superbo che lasciano intravedere la passata grandezza. Questa città etrusca ebbe la sventura di essere la più vicina a Roma, e fu pertanto annientata per prima dal nascente imperialismo romano.
Ma Veio ha una parte nascosta, suggestiva e difficilmente percorribile, ovvero le forre che cingono l’altopiano.
La forra principale è quella del Crèmera. Quasi nessun escursionista che va sugli splendidi sentieri che si incrociano a Veio è a conoscenza degli arcani resti delle terme della città lungo il fiume Ceèmera.
C’è infine il fenomeno vulcanico che più mi ha fatto penare per individuarlo: la caldara di Palidoro, con il suo contorno di animali morti a causa delle esalazioni.

Troverai informazioni dettagliate su questi e altri luoghi ignori e suggestivi nelle guide di prossima uscita.
Intanto puoi iscriverti alla mailing list: http://luigiplos.gr8.com/
E appena iscritto riceverai due ebook “5 luoghi segreti degli etruschi”, “5 luoghi segreti dei falisci” e altri omaggi!
