
Un piccolo Off Topic. Dopo tante enumerazioni di luoghi segreti vicino Roma, desidero ampliare lo sguardo ed enumerare, dopo una dura selezione (ho lasciato da parte le Alpi. Sennò non finivo più!), i 7 luoghi più belli che ho visto nella mia vita di escursionista.
Al primo posto svetta la Cava grande del Cassibile (foto di copertina). In quella che dovrebbe essere la zona più arida d’Italia, fra il Siracusano e il Ragusano, si cela il canyon più straordinario che io abbia mai esplorato, con decine di cascatelle e di laghetti trasparenti dove nuotare anche in estate avanzata, grazie all’incredibile quantità di acqua, e con spiaggette bianche ed oleandri. Ai lati del canyon poi si fronteggiano due insediamenti protostorici scavati nella roccia migliaia di anni fa, raggiungibili con scalette vertiginose, anch’esse intagliate nella roccia .

Poi: la Pedriza, lo straniante massiccio granitico appena fuori Madrid: una specie di Gallura d’alta quota piena di sorgenti e di cascate.
Tiscali e il Su Gorropu nel Supramonte: l’accoppiata vincente! Una gigantesca grotta con dentro i resti di un villaggio nuragico, e non distante il più profondo e selvaggio canyon italiano.

Le gallerie etrusche di Formello. Ne abbiamo parlato abbondantemente su questo blog. Sembra di stare a 10.000 chilometri dall’Italia. Invece siamo a pochi chilometri da Roma, in un luogo che è il più segreto di tutti e 7 i luoghi qui descritti.
Il Burrone Giovannelli in Trentino: una ferrata risale un canyon così stretto che sembra di stare in grotta, e passa accanto, e sotto, numerose e suggestive cascate.
La Valle del Trebbia e Castel Pietra in Val Vobbia. La Valle del Trebbia è un posto magico: un fiume pulitissimo, che forma una serie infinita di piscine continue e balneabili in una natura incontaminata. Poi, arrivati alla sorgente e scavallato il confine fra Emilia e Liguria, appare in Val Vobbia – a pochi chilometri da Genova – Castel Pietra, un luogo assolutamente onirico da film fantasy.

E infine ultimo ma non ultimo: la valle del fiume Farma fra Siena e Grosseto. 20 chilometri di continue cascatelle e piscine naturali in una wilderness assoluta, fra Roccastrada e le Terme di Petriolo. Poco prima di Petriolo si raggiunge il top grazie ai fenomeni termali: una roccia gigantesca a forma d’orso, simile alla roccia di Capo d’Orso sopra Palau, sopra la quale una sorgente crea una piccola vasca di acqua calda dove bagnarsi. E, per concludere degnamente, la cascata di acqua calda simil Saturnia.
Fino al 2005 c’erano tre cascate di cui una pazzescamente scenografica.

Due di queste purtroppo sono state deviate, per incanalare l’acqua alle terme vicine. La copiosa sorgente ipertermale permette sia bagni caldi nelle vasche di calcare che nuotate tiepide, dove l’acqua che viene dalla cascata si mischia con l’acqua più fredda e incontaminata del fiume.
Le rive del fiume presso la cascata sono peraltro il mio luogo preferito di campeggio libero: rami caduti in abbondanza per il fuoco serale, e bagno caldo d’ordinanza a conciliare il sonno prima di inumarci nel sacco a pelo.

luigi plos