
Cascata dell’Inferno – luoghi segreti a due passi da Roma (sette)
Oggi vi parlo del mio luogo segreto del cuore a due passi da Roma: la cascata dell’inferno.
Siamo di nuovo nel parco di Veio (luoghi-segreti-due-passi-da-roma-quattro-il-ponte-sodo) a .ca 15 KM in linea d’aria dal Grande Raccordo Anulare.
Si tratta della cascata che chiude una forra in cui scorre un piccolo affluente del fiume Cremera, poco a valle delle sorgenti del medesimo. Un luogo molto simile a quello descritto nello scorso post (il fosso del Peccato).
Per amore della precisione sul sito del parco di Veio è descritto l’avvicinamento alla parte superiore della cascata, che però non ha niente a che vedere come bellezza rispetto alla cascata dal basso, il cui accesso non è invece segnato.
Prima della grande nevicata del febbraio di due anni l’accesso alla parte inferiore della cascata dell’Inferno non era particolarmente difficoltoso, pur non essendo appunto segnato.

Ora l’avvicinamento, tipicamente dal santuario della madonna del sorbo, è reso particolarmente complesso dalla quantità di alberi abbattuti dalla neve e oramai ricoperti di muschio e di funghi, che vanno superati rischiando continue scivolate e zuccate. Oltretutto si tratta di un posto che è tanto più suggestivo quanto più c’è scorrimento idrico (tipicamente da novembre a maggio). Peccato che più acqua c’è e più l’avvicinamento è difficile.
Insomma, arrivare alla cascata dell’Inferno è un vero percorso alla Indiana Jones, in ambiente fluviale, con poca luce per via della fitta copertura ombrosa, e con tanta umidità.
L’arrivo è sorprendente: si sente il rumore dello scroscio d’acqua della cascata, ma questa risulta invisibile, trovandosi dietro una curva all’interno della gola rocciosa, e appare solo all’ultimo momento. E’ giustamente detta dell’Inferno, dato che si trova nell’oscura gola rocciosa, nella quale ogni tanto si sfracellano le mucche che si avvicinano troppo al bordo superiore per brucare. (Per fortuna solamente 10 anni fa vidi una carcassa di mucca, ora scomparsa).
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Nel laghetto sotto la cascata mi è invece capitato, grazie alla vista acuta della mia amica naturalista Isabella Pratesi, di vedere le salamandre!! E una volta anche un cinghiale, al quale ho per fortuna lasciato per tempo lo spazio per poter scappare dalla strettoia dell’antro della cascata, altrimenti per la paura di trovarsi in trappola mi avrebbe probabilmente caricato.

Le foto descrivono più delle parole la magia della Cascata dell’Inferno, che si completa con una grotta, visibile nelle foto e quasi sicuramente artificiale, di ignoto utilizzo.
A oggi l’accesso ne è interdetto per motivi di salvaguardia ambientale.
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[…] visitato la cascata della Mola di Formello e Grotte Franca, poi quando ci siamo spinti fino alla cascata dell’Inferno, e ancora quando siamo scesi nel magico Ponte […]
Gentile Signor Luigi,
Ho letto il suo post sulla cascata dell’inferno nei pressi di Formello ma sfortunatamente non sono riuscito ad arrivarci! Nonostante le domande rivolte e le indicazioni raccolte nella cittadina non sono riuscito a trovare la strada per osservarle dal basso come Lei magnificamente descrive nel suo blog. Sono un appassionato di Montagna e amo le suggestioni che la natura può offrire soprattutto se così vicine al luogo in cui vivo. Per cui le chiederei gentilmente se potesse aiutarmi offrendomi delle indicazioni precise sulla maniera per raggiungere la cascata.
La ringrazio delle Cortese attenzione e complimenti per il lavoro che svolge sul Blog
Distinti Saluti,
Kris
Caro Kris; volutamente non indico mai con precisione i luoghi segreti, perché altrimenti tali non sarebbero. E ne lascio ai volonterosi la ricerca. Desidero d’altra parte premiare i tuoi sforzi nella ricerca di questo posto straordinario. Ed ecco come arrivare: poco prima di entrare nel santuario del sorbo, dovresti vedere un sentiero proprio davanti a te, se arrivi da formello (o alla tua sinistra se arrivi da campagnano), che scende ripidamente verso il fondo della valle. Arrivato in fondo trovi il fosso Follettino che confluisce nel più grande Cremera. Risali il Cremera verso la sorgente, passando alternativamente da una riva all’altra a seconda delle condizioni (fango, acqua, piccole frane…). Il primo affluente che trovi sulla destra, dopo circa 800/900 metri di questa risalita, è il fosso che parte dalla cascata. A questo punto devi risalire questo corso d’acqua. In fondo la valle si chiude in una forra rocciosa e bisogna proseguire all’interno di questa, per trovare la cascata. Come ho scritto nel post, sono caduti decine di alberi in seguito alle nevicate di febbraio 2012, e l’avvicinamento è diventato molto faticoso e scivoloso. Forse la cascata in questo periodo è asciutta, ma vale comunque la pena. Fammi sapere! luigi
Grazie mille di cuore,
Capisco perfettamente l’idea di tenere un posto segreto per tutelarlo dai possibili scempi e avrò cura di custodirne il segreto. Spero lo facciano anche i lettori del tuo Blog visto che il mistero in parte è ormai svelato! Sono però convinto che chi si informa cercando avidamente informazioni su un simile luogo e trova la determinazione e la passione per andarci senz’altro saprà come preservare al meglio la sua integrità. Grazie ancora, senz’altro scriverò un aggiornamento appena avrò avuto modo di tornare in zona.
Kris
grazie a te Kris. Attendiamo dunque su questi schermi la relazione dell’escursione alla cascata!
[…] di Veio: le sorgenti del Cremera, la cascata dell’Inferno, la mola di Formello e Grotte Franca, il Ponte Sodo, Mola Paradisi, il Fosso degli […]
ci sono stato proprio oggi! veramente un luogo segreto! lontano dalla civiltà,l’ho trovato tramite i racconti di mia nonna,la quale mi raccontava che da piccola ci si poteva accedere facilmente,e che spesso ci si recavano per cercare il bestiamo disperso..è stato difficile scendere a causa del terreno scivoloso,ma ne è valsa veramente la pena!un paesaggio spettacolare,non ne vedevo di così belli dall’islanda,ma soprattutto è incontaminato,ancora allo stato naturale!
se passi in dintorni a fare qualche escursione contattami ! gianluca.caravaggi@alice.it
Caspita Gianluca; quindi sei sceso ripidamente nei pressi della cascata, senza fare tutto il giro passando lungo il Cremera! Complimenti: è bella ripida!!
Se ti aggreghi al gruppo FB “luoghi segreti a due passi da Roma”, vedi quando organizziamo sopralluoghi. Cmq prendo nota della tua email. La mia à luigi.plos@gmail.com. a presto!!
[…] di cui già scrissi un articolo. […]
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