Rammentate delle Cave di Salone, a poca distanza dal GRA, che migliaia di automobilisti intravedono, mentre percorrono l’autostrada A24 in direzione di Roma?

Le stesse migliaia di automobilisti, quando vanno in direzione opposta, verso L’Aquila/Pescara, nel percorrere il viadotto che precede il casello d’uscita Vicovaro-Mandela, a circa trenta chilometri dal GRA, intravedono, sempre per pochi secondi, un vertiginoso costone di roccia che si affaccia a strapiombo sul sottostante Aniene.
Qui il secondo fiume del Lazio esce da una valle stretta, boscosa e selvaggia e procede in campo aperto in direzione di Vicovaro, e di Roma.
Questa parete, ma gli automobilisti non hanno il tempo di accorgersene, è forata da numerose grotte, dette eremi di S. Benedetto, che qui chiamiamo per semplicità eremi di S. Cosimato, al fine di distinguerli dai più noti eremi di S. Benedetto nei pressi di Subiaco.

Pochi turisti però li conoscono.
Ed è un peccato, poiché si tratta di un sito spettacolare.
E’ teoricamente possibile visitare tutte le grotte, passando dal sovrastante, suggestivo, convento di S. Cosimato, a picco sull’Aniene.
Così come è possibile effettuare una breve esplorazione dal basso.
Qui individuiamo una traccia di sentiero che costeggia il fiume e, in mezzo alla folta vegetazione, giungiamo ad un galleria, alla cui uscita, per via dei rovi, siamo costretti a tornare indietro.
Qualche metro più in alto individuiamo un’altra traccia di sentiero, scivolosa e pericolosamente posata sul vuoto.

Dopo poco giungiamo all’interno di un’altra galleria, al termine della quale si apre uno squarcio da film fantasy sulla cascata dell’Aniene e sulla diga.
Dopo avere ammirato la cascata da questa insolita posizione, imbocchiamo altre tracce di sentiero, ancora più in alto e ancora più esposte sul vuoto, e raggiungiamo altre cavità.

E non ci sono solo grotte!

Il costone di roccia è traforato anche dagli acquedotti romani Marcio e Claudio.
Niente vertigini e passo fermo, dunque, se vorrete effettuare da soli questa perlustrazione.
Il modo migliore per esplorare questo complesso unico nel suo genere, dove eremi rupestri e acquedotti si alternano senza soluzione di continuità, è piuttosto quello di contattare le associazioni “Roma Sotterranea” e “Sotterranei di Roma”, le guide vi faranno vivere, in sicurezza, un’esperienza rara, e intensa.
