efficienza energetica

Oggi ti voglio parlare di efficienza energetica ed ESCo.

Le piccole imprese italiane pagano l’elettricità circa 230 euro ogni MWh consumato – circa il 35% in più rispetto all’Europa in generale.

ESCo ed efficienza energetica
ESCo ed efficienza energetica

Chi avrebbe detto che, oltre a pagare interessi su prestiti più alti, carburanti più cari, tasse più alte…le aziende italiane sono meno competitive anche sotto questo aspetto? Ah, ovviamente il grosso della bolletta sono tasse. E, tanto per essere chiari, non solo per la guerra d’Abissinia e di Crimea; per il Belice, l’Irpinia, per l’eruzione di Pompei e per il diluvio universale, ma per gli incentivi alle rinnovabili e per gli incentivi  alle fonti fossili!!

C’è un modo ovvio per risparmiare: diminuire il numero di KWh consumati (visto che ogni KWh risparmiato permette di risparmiare anche una grossa fetta di tasse).

Ormai è relativamente semplice attivare contratti di efficientamento energetico con le ESCo (Energy Saving Company), in virtù dei quali (fonte Wikipedia), le ESCo effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento. I risparmi economici ottenuti vengono condivisi fra la ESCo ed il cliente finale con diverse tipologie di accordo commerciale.

Per esempio una delle due aziende con le quali collaboro, ha creato un modello di collaborazione virtuoso con i supermercati:
viene stipulato un contratto di performance del risparmio energetico, in virtù del quale investiamo direttamente nella struttura del cliente/partner.
Per esempio cambiamo gli inverter dei sistemi di refrigerazione più obsoleti, riduciamo l’energia reattiva, sostituiamo le lampade al neon tipicamente con i LED. Questi e altri interventi (a costo zero per il cliente/partner) portano a risparmi in bolletta notevoli.
Solo per la componente illuminazione si può arrivare al 70%.
Il nostro guadagno è tipicamente il 50% del risparmio ottenuto in bolletta per 5 anni, durante i quali si provvede inoltre alla manutenzione…
Al termine del contratto (energy performance contract) il supermercato si tiene i LED (che durano .ca 15 anni) o altri fonti di illuminazione comunque efficienti, si tiene poi altre apparecchiature eventualmente implementate, e l’intero risparmio in bolletta.
Oltre al vantaggio di non dover più spendere per manutenere (e sostituire) il parco luci al neon, il non avere i fastidiosi sfarfallii tipici del neon, avere una luce più confortevole e uniforme ecc.  

Inoltre durante i 5 anni di durata del contratto possono venire effettuati dalla ESCo interventi ulteriori di efficienza energetica!

luigi plos
8 pensiero su “Oggi ti voglio parlare di efficienza energetica ed ESCo”
  1. Ciao, questo è un commento.
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  2. ciao,
    bella iniziativa.
    potrebbe essere estesa anche ad es. a condomini per l’illuminazione delle scale o dell’ascensore?
    o ditte private (es singoli negozi, o singoli studi professionali)?
    eventualmente sarebbero disposti ad accettare scec? ;-))
    grazie
    Laura

  3. Grazie dell’utile domanda Laura!

    Si, è possibile applicare il modello a condomini per l’illuminazione delle scale o dell’ascensore, e a ditte private (es singoli negozi, o singoli studi professionali).

    Il discrimine è che ci sia un consumo di almeno alcune migliaia KWh annui, e che possibilmente le luci da sostituire siano sufficientemente obsolete.
    In tal modo il differenziale di risparmio che si ottiene è sufficiente da remunerare l’azienda, che installa e manutiene i LED.
    Premesso che, a valle di un assessment si stabilisce comunque, di concerto con il cliente, se e in che modo effettuare l’intervento.

    Per gli SCEC non è possibile, visto che difficilmente fornitore e cliente appartengono alla stessa comunità locale/filiera.

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