
Con la prossima pubblicazione della quarta e della quinta guida, giungeremo al termine di un progetto durato cinque anni.
Dal momento che non scriverò guide nuove. Con te lettore siamo, ormai, diventati amici, anche perché ci “sentiamo” sul blog, via email, via whatsapp e sull’omonimo gruppo Facebook Ed è giunto il momento di riordinare le idee, i ricordi, le emozioni, che vorticano in testa come un caleidoscopio pieno di frammenti colorati. In particolare, proprio ora, che il progetto è concluso, è bello ricordare come nacque tutto. Quasi sei anni fa inaugurai il blog e il gruppo Facebook. Circa quattro anni fa, poi, dopo il crollo di San Felice, ruppi gli indugi e scrissi le prime due guide: volevo divulgare la ricchezza e la fragilità del nostro territorio, unico al mondo. |
La via obbligata era pubblicare le guide in autonomia.
Con Marco, Gianluca, Rodolfo – gli amici che mi stavano aiutando – eravamo tuttavia neofiti, e io stavo per investire una somma di denaro, della quale non sapevo se sarei rientrato.
A parte la stampa facemmo tutto in casa: impaginazione, editing, acquisto ISBN, oltre alle complesse procedure per pubblicarli su Amazon e su altre librerie on line.
Una volta stampate le prime due guide, mi misi a promuoverle, senza ancora una strategia precisa: presso il CAI, presso librerie di amici, video presentandole direttamente.
Ero certo di avere in mano un buon prodotto.
Dopo un paio di mesi di promozione casareccia, nell’aprile del 2017 presi il treno e andai a Milano alla fiera del libro, senza sapere cosa avrei trovato.
Un po’ come i migranti degli anni ’50 e ’60 che partivano verso Milano, in cerca di fortuna.

Cominciai a vagare fra gli stand, cercando di individuare un possibile editore per successive edizioni o, perlomeno, per approvvigionarmi di informazioni utili.
Dopo avere girato a vuoto per diverse ore, verso la fine della giornata un dirigente della Hoepli, l’ennesimo che approcciavo, mi suggerì: “ma perché non telefona a Medialibri? È un distributore romano. C’è Antonietta che è molto in gamba e forse le può dare una mano. Si trovano a Roma, a via Baldo degli Ubaldi”.
Dopo pochi giorni parlavo con Antonietta, che mi ascoltava entusiasta e prendeva in carico (con successo) la distribuzione di una parte dei volumi.
Per arrivare alla loro sede, avevo impiegato circa dieci minuti di bicicletta.
Ebbene si; ero dovuto arrivare fino a Milano, per trovare la soluzione vicino casa. Tipo aneddoto zen.
Le cose andarono bene.
Grazie anche a Medialibri e alle video presentazioni che si susseguivano sempre più frequenti, vendetti tutte le copie in poco tempo, rientrando ampiamente dell’investimento.
Seguì la collaborazione con le “Edizioni Il Lupo”, che stamparono la seconda edizione delle prime due guide e la terza, inedita.

Detto questo, nulla, ma proprio nulla, è stato semplice.
Ricordo un incontro sul turismo, organizzato dalla Regione Lazio il 2 luglio 2018 presso il Castello di Santa Severa.
Il banchetto all’entrata era inondato di guide turistiche/escursionistiche.
Mancavano queste, non finanziate da alcuna istituzione e non presenti, quindi, su quel banchetto.
Però stanno nelle librerie e si vendono. E questo è l’importante.
Qualche giorno prima, il 10 giugno, con una decina di amici-guide turistiche organizzammo una caccia al tesoro con circa duecento partecipanti, determinati a scoprire i segreti del centro storico di Roma.
Tempo prima avevamo chiesto alla presidente della commissione turismo, che ben conoscevo, di patrocinare questa iniziativa, che avrebbe dato lustro al turismo a Roma, oltre che alla nostra iniziativa.
E il patrocinio, si sa, non costa nulla e viene solitamente concesso in queste occasioni.
Ci rispose serafica: ”Ma … perché non organizzate la caccia al tesoro in periferia? In tal caso ve la patrociniamo volentieri”.
Sbalorditi, lasciammo perdere.
Sapete, era la prima volta che chiedevo un favore al movimento politico in cui ero entrato nel 2011.
In quell’anno nel mio municipio romano di residenza, il XIV, eravamo pochissimi e fra noi, nelle prime riunioni in un baretto presso il Parco del Pineto, c’era Virginia Raggi.
Pochi, geniali, visionari. Geniale e visionaria lo era in particolare Virginia.
Per cinque anni lo facemmo crescere, con grande impegno, fino alla vittoria, a Roma, del 2016.
Poi, a inzeppare e snaturare questo movimento, un tempo rivoluzionario, vennero tutti giù con la piena … ma dove stavano, nel 2011, tutti questi, quando avevamo lo zero virgola di voti?
E da antisistema il movimento fu inglobato nel sistema (settembre 2019), e destinato a una fine ingloriosa.

Ad ogni modo non solo delusioni come questo patrocinio, incredibilmente negato.
Anche numerose soddisfazioni, come essere spesso invitato a presentare questo progetto, a intervenire in conferenze e altro in numerosi comuni del Lazio, da sindaci di tutte le forze politiche (tranne quelli del movimento di cui sopra – ma questa è per forza una coincidenza: dai!).
Essere poi intervistato in TV, Radio e Media in genere.
Collaborare con magazines, radio, associazioni …
chiedo venia per questa botta di spocchia … mi è scappata …. prometto che non lo rifaccio.
Bene; dopo gli audaci e movimentati inizi e le varie traversie, siamo giunti al termine di quest’opera, che, da solista, è divenuta corale, con il contributo di ventine di amici, ognuno con i suoi talenti: chi nello scoprire luoghi impensati, chi nello scattare foto memorabili, chi nell’incitare le istituzioni a tutelare i luoghi a rischio.
Abbiamo, insieme, reso palese una cosa che era sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo tracciato una via.
E, così, migliaia di persone si sono addentrate nel territorio più straordinario del mondo, riscoprendo la loro natura avventurosa e appassionandosi al nostro glorioso passato, che è anche il futuro dei nostri figli.
Un lavoro di squadra spontaneo, eppure coordinato da un interesse comune, del quale tu, che leggi queste guide, puoi fruirne a volontà.
Ecco, allora, ringraziare di cuore i tanti che hanno contribuito a questo mirabile progetto, ognuno con i suoi talenti, ognuno con le sue prerogative.

Innanzitutto le tante sentinelle del territorio che mi hanno aiutato, scusandomi per chi dimentico di citare:
Roma Nord: in primis Francesco Braghetta detto il Lucumone, Diego Perucchini il Vice Lucumone, Luigi Perini, Laura Berretta e Mauro Intini. Poi: Fulvia Polinari, la mia sovrintendente archeologa preferita, Marina Gallinelli, che, con passione racconta, nel suo blog www.clickromanord.it, lo straordinario territorio a nord di Roma, Gianfranco Marchetti, Lorenzo Patriarca, Daniele Putortì, Pamela Bartolomei, Gianni Curti (che non è più con noi), Andrea Venier, Andreas Schatzmann, Paola Falesiedi, Donatella Fracassi, Vincenzo Caporali, Francesco Marcorelli, Alessandro Teodori, Nicola Rinaldi (assessore alla cultura di Faleria), Maurizio Pennacchio, Marco Corradi, Giancarlo Gatti, Federico Palla (assessore alla cultura di Formello), Tiziana Guida, Stefano Cavalieri, Cecilia Paolucci, Emanuele Palazzini, Marianna Mariotti, Christian Nicoletta, Alessandro Marcon, Massimo Lazzari, Stefano Cardarelli (il Vate della Francigena) ecc. Roma Est: Giancarlo Conte, Roberto Casalinuovo, Lucilla Marmotta, Roberto Di Giacomo, Francesca Pala, Pietro Petrucci ecc. Roma Sud: Alessandra di Nemora (Mosconi), Carlo Lungarini, Milko Anselmi, Pierluigi Nicolodi, Laura Ravaschio, Matteo Bordini, Flavia Cristaldi, ecc. Roma Ovest: Pierpaolo Padovani in primis. Poi Valentina Fantozzi, Francesco Stefani, Marinella Mariani, Orazio Carallo, Antonello Binni, ecc. ![]() Ringrazio, poi, le sentinelle che non hanno una zona d’elezione: oltre a Super Marco De Santis, compagno di mille avventure e senza il quale queste guide non esisterebbero, i capofila sono Giulio Giuliani e Stefano De Francesco. Essi, come trequartisti alla Iniesta o alla Cruijff, svariano su tutte le fasce: da est a ovest, da nord a sud, ed estraggono regolarmente dal cilindro (anzi dalla reflex) luoghi immaginifici, che eternano con la loro perizia di fotografi. Poi coloro con i quali ho collaborato, al fine di divulgare le bellezze della provincia di Roma: Marina Conti, Lorenzo D’Auria e Paolo Petrignani del National Geographic; Claudia Bettiol di Discover Lazio; Giuliano Polidori e gli altri amici della Banca di Credito Cooperativo di Roma sul cui magazine scrivo da anni; Paolo Riccobono, Mattia Piola e gli altri amici dell’Automobile Club Roma, sul cui magazine, anche, scrivo da anni; Roberto Sinibaldi di Parchi Lazio; Gennaro J. Assumma di Civitas Romae; Super Luca Bellincioni; Super Lorenzo Borrè, Pierfederico Rocchetti e altri che dimentico. Poi gli amici giornalisti e pubblicisti che mi hanno intervistato: Rossella Livolsi e Roberta Ammendola del TG3, Giuliano Giulianini, Ilaria Canali, Emanuela Gizzi, Enrico Lupardini (che fu il primo), Mara Miceli, Edoardo Valentino, Marco Sances, Marco Scagliarini, Alessio Cigliano, Manlio Pisu, ecc. Poi i fotografi che mi hanno donato le foto più belle dei luoghi che andavamo scoprendo: Giovanni Giuliani, Pietro Venanzangeli, Luca Graziani, Milco Graziani, Salvo Ricotta, di nuovo Mauro Intini, Gianluca Gandini (che è anche il grafico di fiducia), di nuovo Matteo Bordini, Sabina Segatori, Roberto Giancaterina, Riccardo Bellucci, Stefano Serafini, Roberto Maldera, Ugo Marazzi … oltre a Stefano De Francesco e Giulio Giuliani. Poi gli amici che mi hanno dato preziosi suggerimenti e mi hanno aiutato a organizzare presentazioni ed escursioni: Mario Girolami, Franco Rosati, Federica Russo, Susanna Milani, Alessandra Pieroncini, gli amici della libreria Horafelix (un faro di cultura vera e di libertà a Roma), il colonnello Nicola Giordano; i colleghi GAE: Marco Fazion, Nando Ramondo, Alessio Renzetti, Lanfranco Giorgi, Davide Cutugno, William Sersanti, Elisa Achilli, Rossella Montemurro (in realtà una AMM), Giuliano Fabriziani (in realtà guida Federtrek) e Super Antonello Fiume; poi Giovanna Tonelli; poi Lilli Mondello; poi il piccolo grande Lorenzo Salvi. ![]() Poi gli amici Carlo Cusin, Guglielmo Pizzirani, Marco Placidi: gli artisti della speleologia urbana. Poi l’amica scrittrice Sara Fianchini. Poi Simone De Fraja, aretino, cercatore di fortificazioni medievali e avvocato penalista di successo a tempo perso. Poi l’alter ego di Simone De Fraja: Viviana Balista, padovana, cercatrice di misteri etruschi e manager di successo a tempo perso. Poi Marco di Montura Store di via della Vite a Roma e Sandro/ Michele/Alessandro Maria del CAI di Roma. Questi amici, per primi, tre anni fa, organizzarono le pionieristiche video-proiezioni del progetto “Luoghi Segreti … “ presso le rispettive sedi. In Montura Store, per inciso, inizierà, a fine ottobre 2019, il “Resto Umile World Tour” (copywriting by C. Zalone) con la prima video presentazione delle due nuove guide. Poi Carlo e Camilla Coronati (non quelli incoronati in Gran Bretagna) delle Edizioni “Il Lupo” e Super Antonietta Baiocco di “Medialibri”. Poi Angela, che si sorbiva, al mio ritorno a casa, scarponi e vestiti infangati, oltre a infangarsi qualche volta anche lei. Poi Marianna, che già a tre mesi mi seguiva, accroccata in zaino portabimbo e che si fece poi, per dieci anni, camminate con relativi pernotti in tenda, in igloo, in rifugi d’alta quota, en plein air … Poi l’amico speciale Alberto, con cui ho condiviso trent’anni di alpinismo, trekking d’alta quota, torrentismo e tanto altro e che, purtroppo, dallo scorso 9 marzo non è più con noi. Poi gli amici di sempre, che, obtorto collo, mi hanno accompagnato per decenni e con i quali, per tante volte, ci siamo persi, infangati, lacerate magliette con i rovi durante le perlustrazioni, a cominciare dal Supramonte sardo: Marco, Tullio, Silvia, Fabio, Enrico, Daniela … Poi tutti coloro che hanno partecipato alle escursioni di questi ultimi tre anni, ![]()
Concludo con un pensiero, già espresso: mettere il paesaggio al centro dell’attenzione in particolare dei ragazzi, ci permette di contrastare la crescita illimitata e di capire che la qualità delle nostre vite non è legata ai redditi e ai consumi, ma alla qualità dell’ambiente dove viviamo noi e dove vivranno i nostri figli. Solo la bellezza (forse) salverà l’Italia. ![]() Due strade divergevano nel bosco. Io scelsi quella meno battuta. Robert Frost. Foto di copertina: Antonello Fiume nel Ponte di Terra di Cerveteri.
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