L’avventura a chilometro zero.
Il nuovo modo di vivere l’avventura.
Stai per entrare in un mondo di magia e di avventura, che pensi esista solo in luoghi esotici.
Ma che troverai vicino a una grande città.
E non vedrai l’ora di entrare in questo Parco Avventure vicino alla città, una volta che avrai letto anche quest’utlima guida.

L’ipogeo di S. Pupa
Dalle forre a nord di Roma ai laghi colorati della Solforata di Decima Malafede a sud; dalle vie cave etrusche a occidente, verso il mare, agli acquedotti romani nascosti nella vegetazione a oriente.
Questa sesta e ultima guida della serie “Luoghi segreti a due passi da Roma” è disponibile in libreria e su Amazon.
Essa, come le cinque precedenti, non è paragonabile, ad altre in commercio e completa un percorso iniziato cinque anni fa.
In questo volume troverai 90 itinerari di cui 60 tratti dalle prime tre guide (e dovutamente aggiornati) e 30 inediti e di grande fascino (con in più un itinerario bonus e con in più la descrizione di tre grandi traversate in bicicletta) in senso orario da Roma Nord – Trionfale fino a chiudere il giro di nuovo a Roma Nord – Braccianese.
Questi sono alcuni dei luoghi fascinosi che potremo visitare: forre, cascate, gallerie etrusche, insediamenti medievali, torri, antichi luoghi di culto, fenomeni termali e tanto altro.

La settima cascata di Cerveteri.
Esse danno infatti informazioni su luoghi che vengono tralasciati dalle altre guide e sui quali spesso non si trovano informazioni sulla rete. Così queste guida funge da complemento per le altre.
Con questa guida
1. Proverai l’avventura a chilometro zero e allo stato puro. Questa guida è quasi uno Stargate che ti farà entrare in un’altra dimensione tipo Narnia e diventare per qualche ora un Indiana Jones.
2. Valorizzare il territorio intorno a Roma e il paesaggio italiano in genere. I popoli che hanno abitato il territorio italiano hanno sempre avuto nel DNA il senso del bello e del funzionale al tempo stesso, che ha nei secoli permeato il Made in Italy.

Il condotto idraulico sospeso presso Mola di Pance
Il paesaggio intorno a Roma (e quello italiano in generale) è diventato unico al mondo per la commistione uomo-natura intervento di generazioni di uomini che lo hanno arricchito.
In particolare negli ultimi mille anni, ovvero dal tempo dei comuni, questo paesaggio ha contribuito alla creazione di una serie unica al mondo e nel tempo di manufatti e di opere d’arte, grazie ad un numero smisurato di artigiani e di artisti di valore, che hanno a loro volta contribuito a modellare l’incomparabile paesaggio italiano.
Questo paesaggio è forse l’unico nostro asset che non può essere delocalizzato.
Dobbiamo tutelarlo, e tramandarlo ai nostri figli. E per tutelarlo dobbiamo conoscerlo, anche con questa guida.
Peraltro in questa drammatica era che è il “Covidocene” il turismo a lungo raggio non ripartirà a breve.
I dintorni di Roma e l’Italia tutta possono invece diventare mete di turismo sostenibile, di prossimità, di comunità; e il lavoro che accompagna queste guide da molti anni va felicemente in questa direzione.

Presso la Mola di Mazzano Romano.
Detto questo, quasi ognuno di questi novanta itinerari risponde perlomeno a cinque dei sei requisiti sotto indicati:
- non deve trovarsi di solito nelle guide escursionistiche più comuni;
- deve essere praticamente sconosciuto. Sovente anche a chi abita nei pressi
- non deve essere raggiunto da sentieri segnati;
- non deve essere semplice da individuare;
- deve essere suggestivo; e ovviamente
- deve essere nei pressi di Roma (non più di 30/35 KM dal GRA).
Anche questa nuova guida è indirizzata:
– A chi ama l’avventura
– Ai soci CAI
– Ai biker e ai mountain biker con particolare attenzione ai percorsi treno + bici
– Agli escursionisti
– Alle famiglie e compagnie di amici
– Alle guide turistiche ed escursionistiche-ambientali
– A chi ama il treno. A questo proposito ci sono sia itinerari specifici, che indicazioni puntuali in quasi tutti gli itinerari.
Oltre cinque anni fa, in seguito al successo delle prime tre guide, in seguito all’omonimo gruppo Facebook che ha superato i 157.000 iscritti e che è ormai il maggior gruppo in Italia per quanto riguarda l’ambiente e l’escursionismo (sempre che Facebook non cambi le policies), in seguito alle periodiche video presentazioni, in seguito agli articoli che scrivevo e alle interviste che rilasciavo in radio e in Tv ecc. questo desiderio di avventura/creatività aveva contagiato tante persone.
C’erano quelli che, seguendo un mio itinerario, avevano scoperto un altro luogo sconosciuto nei dintorni, di cui io stesso ignoravo l’esistenza.
C’erano i tanti residenti dei paesi intorno a Roma, che cominciavano a vedere in modo diverso il loro territorio (diceva Proust: “L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi”).

La cava romana sotto la Torre di Procoio Nuovo. Foto di Maurizio Cosimi.
Ispirati dalle prime guide, lo perlustravano, spesso in modo maniacale, senza lasciarsi fermare da rovi, fango, guadi bagnati. Andavano a scoprire una messe di luoghi ignoti e sorprendenti e mi rendevano partecipe delle loro scoperte.
Questi esploratori compulsivi, noti oggi come “sentinelle del territorio”, leggono e decifrano il paesaggio in base ai segni lasciati dall’uomo, trovano connessioni, sono attenti ai segni di degrado, imparano e a loro volta insegnano a figli e amici a preservare questo territorio unico, poiché vogliono che il nostro paesaggio sia tramandato, con la sua ricchezza, ai nostri discendenti.

La cascata dell’Inferno dall’alto. Foto di Paolo Leonardi
Nel gioire di luoghi bellissimi, scorribandano, leggeri ed effervescenti, in cerca del mistero.
Esprimono in tal modo la loro creatività e ci trasmettono il loro amore e il loro stupore per il loro/nostro territorio.
Essi rappresentano un modo nuovo o, meglio, un modo antico di vedere le cose: veri e propri operatori culturali, interpreti del territorio antropizzato.
Affidarsi a loro è stato come attivare, per il nostro paesaggio, una polizza anti abbandono.
“Per colpa loro” d’altra parter non riuscivo più a scoprire nuovi luoghi, venendo regolarmente anticipato nelle scoperte.
Ho così preso atto della situazione e, visto che i contributi affluivano in modo sempre più massiccio, da non poterne non scriverne, ho dato in outsourcing a tutti costoro il ramo “avventura e scoperta”.

Ed essi hanno preso in carico con entusiasmo questa attività, mi hanno a loro volta indicato la scrivania e mi hanno invitato a dedicarmi al ramo “scrittura e divulgazione”.
Il risultato è questa sesta guida: scritta e pubblicata a valle di un fund raising particolare.
Invece di ricevere denaro dai finanziatori, ho ricevuto una cosa ben più importante: direttamente i contenuti, e che contenuti: il lavoro di tanti amici, ognuno con i suoi talenti e le sue competenze. Esse sono, come dire, un’opera corale.
Che dire?
Da una parte le consuete escursioni.
Dall’altra, con queste guide, l’avventura chilometro zero!
Inoltre entrerai nell’essenza del Paesaggio più celebre al mondo, che è anche il bene culturale più importante che possediamo, risultato dell’opera millenaria dell’uomo in connubio con una natura sempre fascinosa.
E comprenderai l’unicità del nostro paese e in particolare dei dintorni di Roma: da conoscere, da godere, da tutelare, da tramandare ai nostri figli.

Il Fosso Vecchierello presso Oriolo.