Da sempre mi capita di accennare, descrivendo i luoghi incantati vicino Roma, come l’esagerata globalizzazione e il capitalismo feroce stanno distruggendo il nostro paese e, nello specifico, il territorio che percorriamo con passione tutti i fine settimana.
Ad accelerare la discesa dell’Italia verso l’abisso è l’insensata scelta da parte del nostro parlamento di dichiarare, in pratica, guerra alla Russia, anziché rimanere neutrali come impone il buon senso, e come impone la nostra costituzione, limitandoci agli aiuti umanitari.

Le scelte politiche di questi ultimi due anni e mezzo ci porteranno, a partire da ottobre, a una crisi economica come mai era successo dal 1945, che metterà in ginocchio milioni di famiglie, con inflazione troppo elevata e costi delle fonti energetiche esagerati.
E così difficilmente potremo spostarci di molto, quanto meno durante il nostro tempo libero, per staccare dalla vita ordinaria.
Ma ormai sappiamo, da nove anni appunto, che soprattutto noi romani possiamo farci una vacanza completa anche in una giornata, vicino casa!
In realtà anche camminare vicino casa non è più così semplice.
Intorno a Roma (e in Italia in genere) per via di una – così dicono – eccessiva frequentazione escursionistica – vengono chiusi/privatizzati sempre più itinerari tanto che, come qualcuno di voi ha forse notato, io stesso propongo ormai meno itinerari segreti di un tempo, proprio perché ne viene sostanzialmente interdetto l’accesso, per quanto riusciamo, poi, sempre a reinventare le nostre avventure.
Eppure in tanti posti è possibile effettuare attività ben più invasive dell’escursionismo, tipo salire in funivia e scendere in MTB a tutta velocità erodendo i fianchi delle montagne, andare in QUAD ecc.
Ma non sarà che il problema sono le persone che camminano a piedi, le quali non portano direttamente soldi nelle casse dei comuni; però se queste pagano servizi/camminano su sentieri a pagamento, allora non c’è problema?

Eppure noi “banali” escursionisti portiamo denaro nelle economie locali, spritzando e mangiando in bar e ristoranti della zona e acquistando prodotti locali.
Io stesso, almeno due volte al mese, organizzo le nostre avventure in modo che si concludano nell’andare a bere/mangiare in realtà locali.
E comunque, in un periodo in cui ogni giorno milioni di mascherine vengono gettate dappertutto (inquinando per decine di anni e strangolando migliaia di uccelli … e Greta? Dove stai, Greta, ora che servi?!?); dove anche in Italia stanno per riaprire le centrali a carbone, sempre grazie alle scelte dissennate del nostro parlamento; dove è ancora permessa la caccia; dove prosperano discariche abusive, dove vengono privatizzate e inquinate sorgenti potabili e termali, dove depuratori guasti e abitazioni private sversano liquami in fiumi lungo i quali, però, è interdetto camminare …
ma veramente siamo noi camminatori il problema?
La caccia al colpevole è vecchia come l’uomo e consente di spostare le ire di un popolo verso una categoria minoritaria di persone che non c’entra nulla, ma che si vede addossati misfatti causati in realtà da chi amministra.
E questa pratica consolidata è rifiorita negli ultimi due anni, colpendo in primis chi non si china immediatamente ai diktat della politica e, poi, altre categorie fra cui gli escursionisti.

Io so, invece, che le migliaia di escursionisti che sono venuti con me in questi anni non hanno lasciato una sola traccia del loro passaggio, hanno invece spesso portato via rifiuti che hanno trovato e hanno apprezzato e quindi tutelato ancora di più il nostro territorio.
Noi quindi continueremo a emozionarci nel territorio più straordinario della Terra, sempre in modo responsabile e attenti più che mai alla natura, ai coltivi, ai pascoli, alle emergenze storiche e archeologiche.
Postilla.
La cosa “divertente” è che alcuni amministratori locali e gli ambientalisti integralisti (e lo ero anch’io, un tempo), anche dopo aver letto quanto sopra, continueranno a dire che in natura non bisogna camminare.
Zero pensiero laterale da parte loro; zero capacità di rimettersi in gioco:
“Il colpevole l’abbiamo trovato, e questo basta”
(Foto di copertina: all’interno della galleria etrusca di Monte Sbucato. Magliano Romano. Di Pietro Mac).
