
Una delle prerogative, in particolare per i romani, nel fare le escursioni descritte nelle tre guide “Luoghi segreti a due passi da Roma, è il fatto che portano via al massimo mezza giornata e che, quindi, si può stare a casa per la pappa, in particolare se sinno ha moglie o marito che hanno preparato il pranzetto e che sbuffano in caso di ritardo.
D’altra parte c’è il rischio di non tornare a casa a pranzo, perché, presi dall’entusiasmo, si vuole poi andare in un luogo limitrofo, e poi in un altro e poi in un altro ancora…a fare concatenazioni di luoghi sconosciuti e suggestivi uno vicino all’altro.
Per esempio, fra le concatenazioni possibili, ce n’è una strepitosa nel parco di Veio, presso i prati del Sorbo, dove tanti vanno a fare il picnic e ignorano le meraviglie sconosciute che li circondano, nella valle sotto Formello, a circa quindici chilometri dal GRA
Nei tre libri “Luoghi segreti a due passi da Roma” (l’ultimo in via di completamento)
descrivo oltre venti luoghi segreti nel parco di Veio
che ho individuato, nel tempo, nel territorio del parco.
Due di questi, la grotta di Grottarossa e le rocce forate di Saxa Rubra si trovano all’interno del GRA.

Altri sono poco fuori del GRA e comunque all’interno del comune di Roma, come le cave di Grotta Oscura e la foce del Crèmera.
Mentre i rimanenti sono disseminati nei territori di Formello, Magliano Romano, Campagnano, Riano, Castelnuovo di Porto, Sacrofano, Morlupo e Mazzano Romano.
C’è un elemento che accomuna gran parte dei luoghi segreti nel parco di Veio. E’ l’acqua!
Che si tratti di sorgenti, resti di terme, ruderi sulle rive dei fiumi, mulini medievali nascosti, cascate oppure opere idrauliche, l’acqua, nelle sue molteplici, meravigliose, forme, è onnipresente e ha influenzato profondamente l’opera dell’uomo in questo territorio.
Questo per via della grande quantità di falde vicine alla superficie.
Oltretutto, facendo escursioni nel parco di Veio anche in piena estate, sfidando caldo e talvolta i tafani, ho trovato i corsi d’acqua principali, sempre “balneabili”, nonostante la quota bassa e la piovosità annua non eccezionale.
E la ricchezza d’acqua spiega la presenza dell’uomo nei millenni.

Ecco dunque i cinque luoghi vicino ai prati del Sorbo, che è possibile visitare in sequenza, tutti in connubio con le acque del Crèmera e del suo suggestivo affluente: il fosso della Torraccia.
- 1. Il fosso della Torraccia
- 2. L’acquedotto della Torraccia
- 3. Grotte Franca
- 4. La forra del Crèmera
- 5. la cascata dell’Inferno
Ed ecco, per completezza, i ventiquattro luoghi segreti nel parco di Veio descritti nelle tre guide:

- I bagni della Regina
- Le gallerie etrusche del fosso degli Olmetti
- L’acquedotto della Torraccia
- La forra del Crèmera
- La cascata dell’Inferno
- Il Ponte Sodo
- Le gallerie etrusche della Selviata
- Grotte Franca e la mola di Formello
- Il fosso della Torraccia
- Verso la foce del Crèmera
- L’arco del Pino e la fontana di re Carlo
- L’insediamento di Belmonte
- Le mole del fosso di S.Antonino
- Il fosso dell’Acqua Forte
- La mola di Magliano
- La galleria, il ponte e la scala nella roccia a Sacrofano
- La grotta di Grottarossa
- L’eremo di S. Silvestro e l’acquedotto
- Le solfatare di Sacrofano
- Le cave di Grotta Oscura
- Le cave del Fosso del Drago
- I fori di Saxa Rubra
- Le gallerie di Pietra Pertusa
- Le Pestarole di Costa Frigida.
Ai quali aggiungere la galleria etrusca di Perazzeta fra Roma e Formello. E così arriviamo a venticinque!

Foto di copertina di Giulio Giuliani: la cascata dell’Inferno.
