Talvolta capita che alcuni partecipanti non arrivino al punto dove inizia l’escursione, nonostante utilizzino i navigatori.
Avviene soprattutto in zone con poco campo e dove più strade (sterrate e non) danno l’impressione ai navigatori di intersercarsi, mentre in realtà scorrono parallele e non portano quindi a destinazione.
Ecco allora due suggerimenti per evitare di perdersi.
Innanzitutto studiare a casa l’itinerario, magari tracciandolo su un foglio di carta, così che, se i navigatori cominciano a portare fuori rotta, ce ne accorgiamo prima.
La seconda accortezza è tirare fuori le cartine tipo quelle del Touring, sperando di non averle gettate, e avvicinarsi tramite queste al punto convenuto; magari dopo avere studiato a casa anche la cartina in oggetto e avervi segnato a matita il luogo di destinazione, anche se non in modo preciso.
Studiare e Utilizzare le Cartine non è un perdita di tempo.
Diventa un esercizio menatale e aiuta a recuperare la nostra memoria spaziale, che abbiamo ormai dato in outsourcing a Maps/Tot Tom/Wikilocs …
Infatti stiamo dando tutta la nostra mente in outsourcing.
Nello specifico la nostra memoria spaziale ai navigatori et similia: Maps/Tot Tom/Wikilocs … ;
poi la nostra memoria, in generale, a Google/Alexa …
Ah! E stiamo dando la nostra intelligenza a ChatGPT.
Ma prima di passare a questo discorso, tutto ormai ci “semplifica” il ragionamento, quando questo dovrebbe piuttosto essere irrobustito.
Dai “quiz” televisivi attuali all’Euro.
Si! L’Euro, infatti, oltre ad avere massacrato in modo forse irrimediabile l’economia italiana, ha semplificato i calcoli.
Vuoi mettere quanto era più complesso ed “esotico” arrivare, tipo, in Francia e convertire mentalmente il franco francese?
Un calcolo continuo e benefico per la nostra mente.
Tornando a ChatGPT, questo è ancora più pericoloso di Alexa, dei navigatori et similia.
Rende più stupido chi lo utilizza, visto che gli fornisce chiavi in mano i processi mentali e creativi in genere.
E così si diventa pigri e compiacenti e ci si affida alle macchine,
che fanno il lavoro al posto nostro.
Per esempio tanti giornalisti usano ChatGPT” per aumentare la loro produttività.
(vabbè! Già ora fanno copia/incolla e, poi, molti di costoro sono pagati così poco a pezzo, che sono forse costretti a utilizzarlo)..
Altro effetto indesiderato? Perdita di posti di lavoro a cominciare dai giornalisti, appunto; e poi traduttori e tanti altri, tutti sostituiti da un software.
Mi consola un po’ il fatto che l’intelligenza artificiale non può tradurre del tutto il nostro pensiero.
Abbiamo sempre modo di capire, e far capire, se il nostro pezzo è stato scritto da un computer o da un umano.
Io terrò bene a distanza l’intelligenza artificiale:
continuerò a mescolare gergo “proibito”, rime, parole nuove e strambe, metafore, rimandi ad esperienze vissute e a conoscenze personali, di persone incontrate, di luoghi visitati, di libri letti, di film visti.
Scrivendo sempre in modo fresco e avvincente (almeno spero), per mantenere la connessione emotiva con voi e per ispirare le nostre avventure.